10 città italiane, 10 concessionarie Jaguar per un progetto che punta a trovare talenti delle arti visive, in collaborazione con la fiera internazionale Artissima. Temi centrali, eleganza e innovazione
18.12.2019 ( Aggiornata il 18.12.2019 17:07 )
Jaguar e Artissima, la fiera internazionale d’arte contemporanea di Torino, danno vita a JaguArt, nuovo progetto artistico nato per supportare l’arte contemporanea emergente.
JaguArt è un road show in giro per l’Italia alla ricerca di giovani talenti delle arti visive, in collaborazione con le Accademie di Belle Arti e le gallerie d’arte contemporanea.
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Protagonisti nel tour delle 10 città - Milano, Torino, Bologna, Venezia, Genova, Roma, Napoli, Firenze, Brescia e Catania - anche 10 concessionarie Jaguar. In ognuna delle città, una giuria composta da Ilaria Bonacossa, direttrice di Artissima, un artista o un curatore e un rappresentante della galleria madrina selezioneranno il giovane talento che avrà l’occasione di partecipare ad Artissima 2020 in un progetto espositivo collettivo che coinvolgerà i 10 vincitori del progetto.
Jaguar e l'arte di "Rooms by Rankin": foto
Il Marchio britannico collabora con il noto fotografo per realizzare un progetto visuale-fotografico in cui sono protagoniste XE, XF e MK2. Il carattere delle tre storiche berline sportive del Giaguaro viene interpretato secondo una dinamica visuale sofisticata e originale
Guarda la galleryPer ogni tappa sono previsti due eventi: uno in concessionaria, in cui verrà annunciato il vincitore tra i 5 aspiranti artisti in gara, e uno presso la galleria madrina, che ospiterà una presentazione della ricerca del talento selezionato. Le opere dei giovani artisti mireranno a instaurare un prezioso dialogo con l’eleganza e l’innovazione, temi centrali dell’identità Jaguar.
A vincere nella prima tappa di Milano, presso la concessionaria Jaguar Lario Mi Auto, è stato Matteo Pizzolante con il lavoro “Silent Sun”, premiato “per la capacità di evocare mondi astratti attraverso la rappresentazione di elementi intimi dell’abitare e per la capacità di fondere la propria visione artistica con tecniche provenienti dal mondo del design e dell’architettura, per restituire un immaginario dal forte potere narrativo”.
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