Alfa Romeo, nuova linfa dalla fusione FCA-PSA?

Alfa Romeo, nuova linfa dalla fusione FCA-PSA?

Tavares e Manley hanno annunciato il grande piano di elettrificazione un rilancio di tutti i Marchi. Il Biscione rialzerà la testa?

di Francesco Forni

19.12.2019 ( Aggiornata il 19.12.2019 10:29 )

La nuova società che nascerà dalla fusione FCA-PSA ha fatto felici i mercati e promette bene. Tavares già in fase di accordo aveva premesso che tutti i Marchi sopravviveranno. Mike Manley dopo la firma ha detto. “Ci sono Case con forti radici nazionali, una base sui cui costruire successo”.

Se dalla parte francese DS è una storia nata da pochi anni e non ancora decollata, da quella italiana i nomi sotto gli occhi di tutti sono tre. Alfa Romeo, Lancia e Maserati. Lancia è rimasta solo con Ypsilon (pur sempre performante in Italia), Maserati è già nel pieno di un piano industriale di rilancio.

Alfa invece resta nel guado. Con Stelvio e Giulia come unici alfieri a breve termine, Giulietta prossima al commiato e in attesa del SUV compatto, anche plug-in hybrid, Tonale. E più avanti dello sport utility del segmento B anche al 100% elettrico.

Tavares ha promesso l’elettrificazione per tutti i modelli della gamma entro il 2021. Questo potrebbe essere un acceleratore per il Biscione, che aveva in tabella l’esordio della versione plug-in ibrida di Tonale a fine 2021 e le versioni elettrificate per Giulia e Stelvio solo a seguire.

Risorse aggiuntive della nuova società, evidenti economie di scala, piattaforme condivise, soprattutto per i segmenti B e C, dove Alfa sta lasciando campo libero (l’addio a MiTo e il prossimo a Giulietta) sono fattori che lasciano spazio a prospettive interessanti. Posto che Maserati sta al piano di sopra, per dimensioni e prezzi, Alfa Romeo costituirà assieme a DS il team premium/sportivo per le auto compatte e medie.

DS da gennaio a novembre 2019 ha immatricolato in Europa 43.950 vetture (+5,9%). Alfa Romeo 46.932 (-37,5%), pagando un calo notevole, ma avendo un prezzo medio (e teoricamente utili) più alto.

Il prestigio di Alfa, sulla carta, non si discute. A Tavares e i suoi manager, compreso Manley, resta in mano in pallino: non facile. Il tempo è scaduto? Senza dubbio, rispetto al rilancio progettato da Sergio Marchionne le risorse sono superiori. 

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