Pedaggi Autostradali: slittano gli aumenti per il 2020

Pedaggi Autostradali: slittano gli aumenti per il 2020

Il provvedimento è subordinato alla formulazione dei nuovi piani economici-finanziari degli enti concessionari 

di Redazione

20.12.2019 ( Aggiornata il 20.12.2019 12:06 )

Oltreché con le partenze e i rientri per le festività natalizie, il periodo di fine-inizio anno, per molti automobilisti ha coinciso, spesso, con l'aumento dei pedaggi autostradali. Una beffa, nella quale ci si imbatteva specie tra 31 dicembre e 1 gennaio quando la percorrenza di uno stesso tratto autostradale subiva una maggiorazione del prezzo a poche ore di distanze. Per il 2020, potrebbero esserci buone notizie. Nel decreto Milleproroghe che si appresta ad approdare al Consiglio dei Ministri è previsto, infatti, un rinvio delll’adeguamento delle tariffe autostradali relative all’anno 2020, decisione subordinata all’aggiornamento dei piani economici-finanziari dei concessionari.

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Le motivazioni del rinvio

Il provvedimento interesserà 16 tratte autostradali, nelle quali rientrano alcune gestite da Autostrade per l'Italia e la Strada dei parchi Roma-L'Aquila-Teramo che collega Lazio e Abruzzo. Nel Milleproroghe viene stabilita una deadline, per i concessionari, fino al 30 giugno 2020 per l'adeguamento dei nuovi piani di investimento, la valutazione dei quali porterà alla definizione dei nuovi pedaggi. Quest'ultimi poi saranno stabiliti anche con i parametri stabiliti dal nuovo sistema tariffario stabilito dall'Autorità dei Trasporti, basato su un differente calcolo di efficienza delle prestazioni. Un sistema che, se attuato, potrebbe anche comportare una diminuzione anziché un rincaro del pedaggio sul tratto autostradale interessato.

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Una prospettiva quest'ultima confermata anche da Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori: “É una fantastica notizia. A differenza del passato non si tratta di un mero slittamento di qualche mese, ma di un blocco a tutti gli effetti. Saranno possibili, quindi, anche riduzioni dei pedaggi, visto che l'Authority ha riportato la redditività delle concessioni a condizioni di mercato e non saranno remunerate in tariffa infrastrutture mai iniziate. Basta, insomma, con gli aumenti dati a casaccio.”

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