Toyota, dopo Yaris si lavora al suv urbano

Toyota, dopo Yaris si lavora al suv urbano

Il progetto nasce grazie alla versatilità dell'architettura TNGA-B e potrebbe esordire nel 2020. Presidiare il segmento B per offrire anche un'alternativa più pratica e accessibile rispetto a C-HR

08.01.2020 ( Aggiornata il 08.01.2020 15:26 )

Era lo scorso settembre quando Toyota rivelava le specifiche dell’architettura TNGA-B. La base tecnica della nuova Yaris si presentava annunciando una versatilità buona per immaginare lo sviluppo di una gamma di prodotti al di là dell’utilitaria.

Dove rafforzare la propria presenza? Certamente nel segmento dei suv urbani, la necessità di presidiare la fascia di mercato con un prodotto dalle dimensioni comprese tra i 4,10 e i 4,20 metri di lunghezza, offrire un’alternativa al più grande (e costoso) Toyota C-HR.

Il B-suv arriverà, la presentazione è attesa nella seconda metà del 2020, quando leggeremo gli stilemi di Yaris su una carrozzeria rialzata, dal passo e altezza incrementati.

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B-suv per misure, praticità da compatto

“Tutti i segmenti dei suv continuano a crescere, C-HR opera al vertice di quello che potrebbe essere quasi una sorta di segmento C dei coupè-crossover. Non compete realmente con altri prodotti come Qashqai o l’offerta di modelli più pratici”, ha commentato il vicepresidente esecutivo di Toyota Europa, Matt Harrison, intervistato da Auto Express.

C-HR non è sufficiente per coprire la richiesta del mercato, così, introdurre un suv dalle dimensioni inferiori e una maggiore praticità d’uso, rinunciando al design della linea simil-coupé, appare una scelta del tutto logica.

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Il segmento dei B-suv è in crescita e attira clienti dal segmento C. Stiamo osservando, valutando e vediamo operare un crescente numero di case, possono esserci delle opportunità in futuro. Di certo la piattaforma è flessibile quanto serve per supportare qualcosa del genere”, ha aggiunto Harrison.

Non solo utilitarie dalla GA-B

TNGA-B in grado di specializzarsi non solo in differenti misure legate a passo, altezza da terra, ampiezza delle carreggiate, ma anche ospitare diversi schemi delle sospensioni posteriori, tra asse torcente e sospensioni indipendenti.

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Dove Yaris adotta il convenzionale ponte torcente, dalla sportivissima GR4 ormai a un passo dalla presentazione, dotata di trazione quattro ruote motrici, potrebbe esserci un’evoluzione e l’offerta di un sistema sospensivo più raffinato. L’architettura lo prevede.

Al suv urbano, invece, fa gioco per ragioni di costi e di maggiore spazio disponibile nel bagagliaio l'assetto con sospensione ad asse torcente. Sarà un modello che andrà a confrontarsi con progetti come Renault Captur, Peugeot 2008, Nissan Juke, Volkswagen T-Cross, per dire dei più recenti presentati sulla scena.

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