Nel primo mese dell’anno la domanda auto registra un calo complessivo del 5,9 %. Tra le motivazioni, anche le recenti politiche anti-inquinamento di stop ai veicoli Diesel
04.02.2020 ( Aggiornata il 04.02.2020 11:57 )
Il 2020 inizia in negativo per il mercato automobilistico. Secondo i dati forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, infatti, a gennaio la domanda di auto ha registrato un calo del 5,9 %, con 155.528 immatricolazioni: nel gennaio 2019 erano state 165.271, e già in quel periodo si era assistito a una diminuzione della richiesta sul mercato del 7 %.
A gennaio quindi è crollata la domanda dei privati, - 14 % di immatricolazioni (92.000 unità per una quota di mercato del 58,8 %), mentre cresce il noleggio: + 18 % (40.000 unità), con tassi di crescita positivi sia per quello a breve (+ 28 %) che a lungo termine (+ 18 %).
Tra le motivazioni principali dell’andamento, gli addetti ai lavori individuano le recenti iniziative dello stop ai veicoli Diesel nelle grandi città d’Italia come fattore negativo per consumatori e concessionarie. “In un quadro economico e geopolitico globale di grande incertezza, con ripercussioni negative sul nostro Paese, come evidenziato dalla brutta partenza del mercato auto - sostiene il Presidente UNRAE Michele Crisci -, l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è un insieme scoordinato di provvedimenti a livello comunale e regionale come quelli a cui abbiamo assistito e stiamo assistendo.
Iniziative prive di logica e senza alcun beneficio sulla qualità dell’aria, che hanno invece impattato e stanno impattando in termini gravemente negativi sui consumatori e sul mercato con cancellazioni di ordini e ripensamenti da parte di acquirenti di auto Diesel Euro 6, nuove e in linea con le più recenti normative in termini di emissioni”.
Il Presidente Crisci auspica infine “un’azione di coordinamento e armonizzazione nazionale delle misure sulla mobilità e sulla circolazione delle auto. Vieppiù urgenti appaiono inoltre misure di sostegno alla domanda con l’obiettivo di svecchiare l’attuale parco circolante, con effetti positivi in termini di maggiore sicurezza e minore impatto ambientale”.
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I recenti blocchi alle auto Diesel hanno effetti anche sul mercato: a gennaio 2020 infatti le vetture a gasolio conoscono una diminuzione del -23 %, 52.000 unità, così come quelle a benzina (73.000 unità per il - 3 %). Sorridono invece le vetture ad alimentazione ibrida (15.600 unità per una crescita pari all’82 %) ed elettrica, quest’ultima addirittura in tripla cifra (+ 587 % per 1900 unità). Bene il metano (+ 136 %, 4.100 immatricolazioni), male il GPL (- 21 %, 9.600 unità immatricolate).
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Analizzando i dati nello specifico, il mese appena terminato ha fatto registrare cali di vendita per tutti i segmenti: le piccole e i segmenti B e C diminuiscono per cifre tra il 7 e il 10 %, - 16 % per le segmento E, - 2,6 % per le utilitarie. A crescere sono solo le segmento F, con un + 48 %. Tra le carrozzerie, segni negativi per berline e fuoristrada, aumento delle immatricolazioni invece per monovolume, coupé e crossover.
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