General Motors, addio a Holden e alla Thailandia

General Motors, addio a Holden e alla Thailandia

GM chiude lo storico marchio australiano e si ritira dal mercato thailandese. Il colosso americano continua a perdere pezzi

di Redazione

24.02.2020 12:02

Una volta era regina del mercato automobilistico mondiale. Poi, ha iniziato a perdere pezzi, e dopo la bancarotta del 2009 qualcuno ha iniziato a definirla gigante dai piedi d'argilla. Ora General Motors, una delle Big Three americane, dice addio a un altro dei suoi marchi: Holden cesserà ogni attività a partire dal 1° gennaio 2021. Per GM si tratta dell'ultimo di una lunga lista di marchi chiusi tra USA, Europa e adesso Australia.

Chevrolet Silverado 1500, il tuning PaxPower: FOTO

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Si chiama "The Jackal" e potenzia il pick-up con tre allestimenti: dall'entry level al top di gamma, gli aggiornamenti riguardano gli esterni e facilitano la guidabilità. Motore V8 da 6,2 litri per tutte le versioni, 442 CV e uno scatto 0-100 km/h in 5,7 secondi

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Il motivo di questa decisione, spiega il responsabile finanziario del gruppo Dhivya Suryadevara, è quello di razionalizzare l'offerta e migliorare i profitti di due miliardi rispetto al 2018. Concentrandosi su USA e Cina, ritirandosi da mercati meno profittevoli. Come la Thailandia, che GM abbandonerà nei prossimi mesi con il ritiro di Chevrolet e la cessione dell'impianto produttivo locale a Great Wall.

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Un marchio storico

Holden è stata per oltre un secolo un punto di riferimento per gli automobilisti e gli appassionati australiani. Fondata nel 1856 ad Adelaide da James Alexander Holden, la Casa iniziò nel 1913 a produrre sidecar, e poi carrozzerie. Nel '24 iniziò la quasi secolare collaborazione con GM. Sette anni dopo il gruppo americano acquisì interamente l'azienda.

Nel corso della sua lunga Storia, Holden ha prodotto veicoli indipendenti, ma il grosso della sua attività è stata basata su modelli rebrandizzati di altri marchi del gruppo. Opel e Chevrolet, ma anche Isuzu, Daewoo e Suzuki. Attualmente la Casa ha in gamma dieci modelli, quasi tutti derivati da vetture Opel, GMC e Chvrolet (Corvette inclusa).

Opel Insignia 2020  FOTO

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Galassia in contrazione

Negli ultimi anni la galassia GM si è ristretta a un ritmo sostenuto, tra chiusure e cessioni di marchi. Pontiac, Saturn e Oldsmobile sono i nomi più noti consegnati ai libri di storia dal colosso di Detroit negli ultimi anni. Altri, come Hummer, sono stati messi in "congelatore" in attesa di novità. General Motors ha infatti deciso di puntare su un numero ristretto di marchi per razionalizzare l'offerta e massimizzare gli introiti. Abbandonando anche mercati importanti come l'Europa, con la cessione di Opel e Saab e il ritiro di Chevrolet dal Vecchio Continente. Oggi le attività del gruppo si conentrano su soli quattro marchi: GMC, Buick, Chevrolet e Cadillac.

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