Coronavirus: crolla mercato auto, Italdesign un dipendente è infetto

Coronavirus: crolla mercato auto, Italdesign un dipendente è infetto

Il settore automobilistico cinese ha registrato un calo del 92% nella prima metà di febbraio per colpa del Covid-19. Intanto, anche l'Italia fa i conti con i contagi: un lavoratore dello stabilimento di Italdesign a Torino ha contratto il virus

di Redazione

24.02.2020 ( Aggiornata il 24.02.2020 13:11 )

Inevitabilmente, l’allarme Coronavirus sta contagiando ogni settore della società e dell’economia. E nemmeno le auto e la loro produzione sono state esentate dall'allarme Covid-19, in Cina (si veda il rinvio del Salone di Pechino 2020) così come in tutto il Mondo. Sono tanti i contagi che si registrano in numerossisimi paesi e che hanno costretto molte aziende dell'automotive a chiudere o spostare la propria produzione di automobili in zone più sicure, come hanno fatto Honda e PSA proprio per tutelare la salute dei propri dipendenti. Italia compresa. Stando alle ultime notizie di cronaca infatti anche Italdesign ha chiuso lo stabilimento di Torino per un caso sospetto di infezione da Covid-19.

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Mercato auto in Cina scende al -92%

Premesso il blocco imposto dal Governo centrale alla riapertura delle fabbriche nella regione dello Hubei (di cui Wuhan è la capitale), l’industria delle auto in Cina non se la passa affatto bene. Stando ai dati della China Passenger Car Association (CPCA), solo nella prima metà di febbraio si è registrato un calo addirittura del 92% delle immatricolazioni. Nella prima settimana del mese si parla di appena 811 vendite in tutta la nazione. Numeri davvero desolanti sui quali è difficile fare previsione future: ci ha provato l’istituto di ricerche Ihs Markit che, in caso di un blocco fino a metà marzo, ha stimato che il buco della produzione potrebbe salire fino a una perdita di 1,7 milioni di unità. Le persone non vanno più nelle concessionarie, si sono isolate, e per non soccombere molte aziende hanno attivato nuovi sistemi di vendita online (poco efficaci vista la difficoltà nell'acquistare un’auto senza prima averla vista dal vivo o provata).

Per la Cina questa situazione potrebbe avere conseguenze molto negative. Il mercato cinese dell'automotive è il primo al mondo. Gli investimenti per il 2020 prevedevano prima dell'allarme Coronavirus una produzione da 23 miliardi di vetture: difficile immaginare una rapida risoluzione. Ad aggravare ulteriormente la situazione un altro dato allarmante. La regione dello Hubei, che comprende la città capoluogo e focolare del virus Wuhan, oltre a essere la culla del Coronavirus è anche una delle aree più importanti della produzione automobilistica mondiale. C'è da dire che alcune fabbriche fuori dallo Hubei, appartenenti a tre grandi marchi dell'automotive hanno ripreso a lavorare: ovvero Fiat Chrysler, General Motors e Toyota.

Dipendente Italdesign positivo al Covid-19

Torniamo in Italia, dove la situazione non può dirsi felice. Siamo la nazione europea col più alto numero di contagi. E le ultime notizie di questa mattina, 24 febbraio, non migliorano il quadro della situazione. Un dipendente dello stabilimento produttivo di Nichelino (Torino) di Italdesign è risultato positivo al Coronavirus.

L’azienda ha prontamente dichiarato la chiusura, seppur “in via del tutto precauzionale”, e ha chiarito il primo caso di contagio con una nota: “Stiamo cercando di identificare tutte le persone che sono entrate in contatto con il collega nei giorni scorsi. La salute delle nostre persone e la protezione della popolazione sono la nostra principale priorità. Per questo stiamo monitorando attentamente la situazione e siamo in contatto con le autorità per gestire la situazione. Metteremo in atto ogni azione necessaria”.

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