Coronavirus, prezzi del carburante in calo

Coronavirus, prezzi del carburante in calo

Il caos innescato dall'epidemia di COVID-19 ha scatenato una guerra dei prezzi del greggio dagli scenari imprevedibili

di Michele Salvatore

09.03.2020 11:30

L'epidemia di COVID-19 (coronavirus), che rapidamente si sta espandendo in tutto il mondo, ha assestato un duro doppio colpo all'economia. Il lunedì scorso è iniziato, infatti, con il crollo delle borse (Piazza Affari -10%) e quotazioni del petrolio in calo del 30%.

Il virus sta paralizzando la produzione industriale. La necessità di limitare gli spostamenti sta mettendo le aziende di fronte a bivi drammatici, tra chi può mantenere un minimo di continuità lavorativa concedendo al personale di lavorare da casa, e chi costretto dagli eventi a chiudere. E aspettare.

Prezzi del barile come negli anni '90

L'andamento del prezzo del petrolio è il termometro della situazione. Produzione rallentata o a picco, spostamenti limitati o fermi ed ecco che la sete di carburante cala drasticamente. Diminuisce la domanda, il prezzo crolla e ritorna su livelli visti durante la Guerra del Golfo di inizio anni '90. E quando si tocca il il greggio,  si sa che si vanno a sconvolgere delicati equilibri geopolitici.

Tra Russia e Arabia Saudita è guerra

La guerra fredda sui prezzi tra i paesi produttori è già cominciata con le prime schermaglie tra le due parti più forti, Arabia Saudita e Russia, con Riad a proporre una riduzione delle produzione per tenere in equilibrio i prezzi e il Cremilino a opporsi alla proposta. 

Zero margini di trattativa e il Regno Saudita ha agito in autonomia. Facendo forza sulla propria posizione dominante ha abbassato i prezzi e fatto trapelare la notizia circa la possibilità di aumentare la produzione, con l'effetto dirompente di portare il prezzo del barile a 30 dollari dopo che, negli ultimi 3 anni, si era attestato tra i 50 e i 70 dollari.

In Italia il prezzo della benzina cala

Gli effetti di questa guerra si vedono, in Italia, nella discesa del costo del carburante alla pompa. Ieri, lunedì 9 marzo, i prezzi della benzina variavano da 1,013 a 1,199 euro al litro per i distributori ENI, 1,013 euro al litro per i Q8, IP a 1,013 euro al litro e TotalErg 1,013 euro al litro. Per il diesel , invece, si va dai 0,895 euro al litro di IP ai 1,068 euro al litro di Esso, agli 0,085 euro al litro di TotalErg e ai 0,895-1,159 euro di Eni.

Scenari futuri

Secondo le stime il prezzo potrebbe abbassarsi ulteriormente, ma prima di dare cifre bisogna essere prudenti. In passato, una diminuzione del costo del barile non ha sempre significato un minor prezzo alla pompa e con un conflitto economico tra due potenze come Russia e Arabia Saudita in atto, gli scenari futuri sono imprevedibili.

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