Toyota sviluppa il B-suv, Captur tra i benchmark

Se il piano dell’esteriorità, la scoperta del design del suv urbano Toyota, resta fermo al teaser svelato lo scorso febbraio - causa cancellazione del Salone di Ginevra, con la prospettiva di una presentazione da tenere con un evento dedicato -, lo sviluppo del progetto è più che mai in strada. O meglio: sulla neve. Il suv full hybrid e con la possibilità delle quattro ruote motrici è impegnato nei consueti test in condizioni climatiche rigide e su superfici a bassa aderenza.

I muletti non sono ancora quelli definitivi, con le linee della carrozzeria anticipate dai teaser e, per certi versi, ispirate a RAV4 in alcuni tratti. Toyota procede su due piani, da un lato utilizzando muletti di Yaris della precedente generazione, notevolmente rialzati da terra, due ruote motrici, per condurre determinati test sui sistemi di bordo e meccanici.

Yaris crossover o dati in funzione B-suv?

Dall’altro, una Yaris di ultima generazione, quattro ruote motrici, dall’assetto leggermente rialzato, è apparsa nel medesimo scenario innevato dei campi prova del Nord Europa. Secondo alcuni rumours si potrebbe trattare di due progetti distinti, un suv vero e proprio - da oltre 4,20 metri di lunghezza - e una Yaris crossoverizzata, da contrapporre a modelli come Ford Fiesta Active, ad esempio.

Nei prossimi mesi ne sapremo di più, circa l’ampliamento dell’offerta Yaris e i passi compiuti dal suv urbano. Se andranno verso una convergenza di progetto o resteranno due realtà a sé stanti.

Suv Toyota affiancato da Captur

La raccolta dati sui sistemi del B-suv è interessante notare come proceda effettuando prove comparative, di benchmark, con altri suv futuri rivali sul mercato. Le foto spia hanno ritratto il suv Toyota sul campo di test accanto a un esemplare di nuova Renault Captur. Processi del tutto tipici nello sviluppo di un modello.

Il suv urbano nipponico nascerà su architettura TNGA-B, modificata nelle dimensioni, a partire dall’ampiezza del passo fino all’ovvio incremento dell’altezza da terra e un possibile incremento dell’ampiezza delle carreggiate. Tutti parametri versatili con la piattaforma modulare per il segmento B.

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