Aston Martin: "Vogliamo diventare la Ferrari britannica"

Aston Martin: "Vogliamo diventare la Ferrari britannica"

Le parole del presidente e CEO Andy Palmer rilanciano la nuova strada che il Marchio di Gaydon vuole intraprendere: più attenzione ai gusti della clientela e produzione di supersportive a motore centrale, senza dimenticare l'elettrico

di Redazione

20.04.2020 ( Aggiornata il 20.04.2020 17:06 )

"È tempo per noi di provare a diventare la Ferrari britannica". Parole e musica di Andy Palmer, presidente e CEO di Aston Martin. Sono solo poche parole di un'intervista rilasciata ai colleghi di Autocar, che però sintetizzano in maniera efficace i piani futuri della Casa di Gaydon.

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Rilancio finanziario e produttivo

Non sono stati mesi banali per Aston Martin. La crisi finanziaria di fine 2019 ha lasciato spazio al rilancio economico ottenuto con l'ingresso in scena di Lawrence Stroll, imprenditore canadese noto per essere il padrone della scuderia di Formula 1 Racing Point, dove corrono il figlio Lance e il messicano Perez, che ha immesso capitali freschi, rinvigoriti dai recenti ingressi del miliardario Ernesto Bertarelli e di Toto Wolff, team manager della scuderia Mercedes di F1.

Restyling finanziario che ha generato quello produttivo. Aston Martin infatti, andando in direzione contraria alla sua tradizione, ha deciso di distaccarsi dalle vetture a motore anteriore concentrandosi su quelle a motore centrale, sinonimo di maggiore sportività. In questo senso rientrano le ultime hypercar presentate dal Marchio, Valkyrie, Valhalla e il concept Vanquish Vision.

Aston Martin Valkyrie su strada FOTO

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La hypercar progettata da Newey sarà consegnata ai primi clienti entro fine 2020

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Prima DBX, poi le supercar a motore centrale

Al momento della ripresa post-Coronavirus, la Casa si concentrerà all'inizio su DBX, il primo SUV della sua storia, che ha già promesso buoni risultati di vendita. Poi, via all'impegno a tempo pieno sulle supersportive. E il paragone con Ferrari non è buttato lì a caso da Palmer, dato che lo stesso Stroll è stato per anni il principale importatore del Cavallino in Canada, e che quindi conosce know-how e capacità gestionali della Casa italiana.

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"In futuro ci aspettiamo di vendere meno macchine, ma di rendere ciascuna di esse in grado di generare profitto. Abbiamo costruito 5.800 auto nel 2019. Ne faremo meno nel 2020", ha ribadito Palmer, che ha fatto intendere come il focus sarà incentrato sempre più sui desideri dei clienti.

Aston Martin V12 Speedster: tutte le foto

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Un'edizione limitata, per gli 88 piloti più esigenti che riusciranno ad aggiudicarsi una di questi incredibili automobili. Ecco le immagini della nuova supercar della Casa inglese. Prezzi a partire da 765,000 sterline ovvero 876,280 euro

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Proseguirà, inoltre, anche la sperimentazione elettrica. In questo senso, l'introduzione del nuovo motore ibrido V6, che esordirà su Valhalla, desta già molta curiosità.

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