Cloni cinesi, all'attacco delle icone dell'automobilismo

Cloni cinesi, all'attacco delle icone dell'automobilismo

Dalla Landwind X7 che emula Range Rover Evoque fino alla Geely Ge che copia addirittura lo Spirit of Ecstasy della Rolls Royce Phantom. I cloni cinesi non smettono mai di stupire (e non in positivo)

di Redazione

07.05.2020 ( Aggiornata il 09.06.2021 13:55 )

Il mercato cinese rappresenta un'opportunità enorme per i Costruttori di auto di tutto il mondo, ma è anche un terreno fertile per decine di Case locali. Il Paese asiatico conta 1,4 miliardi di abitanti, e benché molti di essi vivano in aree rurali, sono sempre di più coloro che acquistano un'auto. Per questa ragione sono fioriti negli ultimi decenni una miriade di produttori, parte dei quali ha mostrato ottime capacità sia a livello costruttivo che di design, ma sono molti ad avere l'abitudine di realizzare auto fortemente ispirate a quelle europee, se non veri e propri cloni difficili perfino da distinguere dagli originali.

Si tratta di un fenomeno che non conosce freni, nonostante le regolari lamentele delle Case (quasi sempre europee) i cui modelli vengono copiati. Tuttavia nella maggior parte dei casi le rimostranze dei Costruttori non sortiscono alcun effetto. E, trattandosi il più delle volte di modelli destinati a non uscire mai dai confini cinesi, i produttori si arrendono e accettano, sia pure loro malgrado, il plagio.
Ecco, in questa classifica, alcuni dei casi più clamorosi di modelli-copia dalla Cina.

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