L'ecobonus è stato rifinanziato: ecco come si può utilizzare assieme alle agevolazioni locali e quanto "pesa" lo sconto calibrato sui modelli più convenienti
18 agosto 2020
Le occasioni, anche con il nuovo ecobobus, non mancano, ma occorre stare attenti agli incentivi stanziati. In primis quello statale e in aggiunta quelli regionale. Per avere il bonus fa fede la prenotazione.
Il decreto di agosto ha rifinanziato gli incentivi, con 400 milioni di euro per le vetture e 90 milioni per le colonnine di ricarica, con nuove fasce che riassumiamo.
La sommatoria con gli incentivi regionali o comunali è possibile, ma occorre prestare attenzione sempre a quanti fondi sono rimasti. E che quasi ovunque il bonus locale in aggiunta è per le auto elettrificate o elettriche.
Nello specifico il Comune di Milano dallo scorso 6 luglio invece ha stanziato 1 milione di euro (fino al 30 novembre) con bonus fino a 9.600 euro (o il 60% del prezzo) per l’acquisto di un’auto elettrica, 6.000 per un’ibrida, 5.000 per una alimentata a metano o Gpl. L’acquisto di un’auto benzina Euro 6 prevede invece un incentivo di 4.000 euro.
In Piemonte invece l'incentivo regionale è dedicato solo alle piccole e medie imprese, rottamando un veicolo benzina in classe Euro 1 o inferiore o diesel Euro 4 o inferiori per una auto elettrica il bonus aggiuntivo va da 6.000 a 10.000 euro, a seconda della massa (fra 1 e 12 tonnellate).
Anche la Sardegna si rivolge solo alle piccole e medie imprese. E solo per l'acquisto delle auto elettrica: incentivo 15.000 euro, o il 75% del prezzo d’acquisto, per le auto. Si sale a 20.000 euro, o il 75%, per i furgoni. E 25.000 euro, o il 75%, per i pulmini.
In Valle d'Aosta l'incentivo è valido per auto elettriche e ibride (emissioni fino 70 g/km di CO2) con 6.000 euro di bonus per i privati e fino a 15.000 per le imprese.
In Friuli Venezia Giulia il bonus riguarda solo l'acquisto per ibride ed elettriche, nuove e usate. Devono soddisfare la normativa Euro 6, con cilindrata minore o 3.000 cm3. L'incentivo è di 4.000 euro per le vetture di nuova immatricolazione o uguale a km 0, 2.000 euro per quelle di seconda mano con meno di 2 anni dalla prima immatricolazione.
Il bonus in Veneto è per privati con reddito imponibile inferiore a 75.000 euro e rottamando un veicolo benzina in classe Euro 3 o inferiori, Diesel Euro 5 o inferiori. Di 4.500 euro per le elettriche e per le ibride fino a 90 g/km di CO2 di 3.000 o 3.500 euro, a seconda delle emissioni di NOx (fino a 90 mg/km, fra 90 e 120 mg/km). Per le ibride fra 90 e 120 g/km di CO2 3.000 o 3.500 euro, a seconda delle emissioni di NOx (fino a 90 mg/km, fra 90 e 120 mg/km).
Bolzano e Trento concedono un bonus, sempre accumulabile a quello statale, di 4.000 euro per l'acquisto di un'auto elettrica e di 2.000 euro per quello di una ibrida.
Il Comune de l'Aquila per le auto elettriche agevola un incentivo di 4.000 euro per i privati, 8.000 euro per i professionisti (fino al 30% del valore dell’auto).
Infine Terni e Narni rottamando un veicolo benzina o diesel in classe Euro 4 o inferiori concedono un ecobonus di 4.000 euro per le vetture elettriche e di 3.000 euro per quelle ibride.
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