Guida post-Covid: record di aggressioni degli automobilisti in strada

Guida post-Covid: record di aggressioni degli automobilisti in strada

Nei primi sei mesi dell'anno sono aumentati di oltre il 20% gli attacchi fisici a tutori della legge sulle strade italiane. L'appello per maggiori tutele

di Redazione

31.08.2020 ( Aggiornata il 31.08.2020 17:42 )

La pandemia e il conseguente lockdown hanno messo a dura prova milioni di cittadini, costretti a fare i conti con una quotidianità stravolta. E purtroppo non tutti gli italiani hanno reagito all’emergenza con la stessa serenità, come testimoniano i rapporti dell’osservatorio “Sbirri Pikkiati” e dell’Asaps, l’associazione amici polizia stradale. Dati che mostrano un grave aumento degli episodi di aggressione a danni delle forze dell’ordine sulle strade.

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Ondata di aggressioni

Nei primi sei mesi dell’anno, occupati in buona parte dal lockdown che ha paralizzato le attività del Paese, si sono registrate 1.414 aggressioni fisiche a danni di tutori della legge. L’aumento rispetto allo stesso periodo del 2019 è del + 20,6%. Un dato significativo se si pensa che per mesi il traffico è stato quasi totalmente bloccato e che anche gli incidenti si sono dimezzati.

A causare il maggior numero di reazioni incontrollate da parte degli utenti della strada contro le forze dell’ordine sono stati probabilmente i severi controlli attuati per il rispetto delle norme anti-Covid. Le aggressioni sono state comunque maggiori rispetto all’anno scorso anche nei mesi in cui le norme sono state allentate e la circolazione è ripresa a livello normale.

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Gli attacchi, comunicano le associazioni, sono stati perpetrati al 40% da stranieri, per il 28,6% da persone sotto l’effetto di alcool e nel 14,3% dei casi sono state usate armi, proprie o improprie. Il numero di aggressioni risulta particolarmente elevato sia perché conta solo quelle avvenute sulla strada (e non quindi sul resto del territorio) sia perché i casi registrati sono solo quelli che hanno portato a lesioni fisiche. A subire il maggior numero di aggressioni sono stati Carabinieri, con il 46% degli episodi registrati, seguiti dalla Polizia di Stato (44,8%), dalla Polizia Locale (7,4%) e dai restanti altri corpi.

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L'appello

Netta la posizione dell’Asaps, che tramite il suo presidente Giordano Biserni denuncia la situazione che vede protagonisti sempre più tutori dell’ordine: “Tutto questo avviene nell’indifferenza pressoché totale dell’opinione pubblica e della stessa politicaha spiegato Biserni - Posizione pericolosa e ingenua. Del dilagare della violenza contro le divise sulla strada dovrebbero invece preoccuparsi per primi i cittadini ancor più degli agenti e carabinieri che si sentono sempre meno protetti dal sistema, perché dopo l’argine ci sono proprio loro, i cittadini, come destinatari e vittime di una violenza sempre più tracotante e ormai di fatto quasi impunita”.

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