Aston Martin Victor, la più potente di sempre

Aston Martin Victor, la più potente di sempre

La Divisione Q della Casa di Gaydon ha realizzato il modello più potente della storia del Marchio: una supercar one-off che riesce ad abbinare il V12 da 836 cv a un cambio manuale

di Redazione

07.09.2020 ( Aggiornata il 07.09.2020 12:01 )

L'Aston Martin più potente di sempre è realtà. Si chiama Victor, ed è stata realizzata dalla Divisione Q della Casa britannica, che si occupa della fabbricazione di modelli one-off e su misura. Già a guardarla trasuda muscoli e sportività, senza nascondere i richiami al passato che l'hanno fortemente ispirata.

V12 DA 836 CV E CAMBIO MANUALE

Aston Martin Victor si ispira a due vetture degli anni '70, la V8 Vantage (che quest'anno spegne le candeline del suo 70° compleanno) e la V8 DBS, entrambe realizzate sotto la presidenza di Victor Gauntlett, che la nuova supercar omaggia attraverso il nome.

Aston Martin Victor FOTO

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La Divisione Q della Casa di Gaydon ha realizzato il modello più potente della storia del Marchio: una supercar one-off che riesce ad abbinare il V12 da 836 cv a un cambio manuale. Telaio e carrozzeria nascono dagli omologhi della hypercar One-77, mentre lo schema delle sospensioni riprende quello della Vulcan

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Le somiglianze con i modelli del passato del Marchio britannico non sono finite, ma ci arriveremo: prima è doveroso accennare al pezzo forte della vettura, la sua motorizzazione. A spingere Aston Martin Victor è infatti un V12 da 7,3 litri che ha anche ricevuto le sapienti "cure" di Cosworth, per una potenza totale di 836 cv e 821 Nm di coppia, abbinati a un cambio sei marce manuale, un dato, quest'ultimo, che testimonia ancora di più il grande legame che lega Victor alle sportive di un tempo.

CARROZZERIA E MECCANICA: LE ISPIRAZIONI

Ispirazione alle Aston Martin del passato, quindi. Confermata anche dalla struttura della Victor. Il telaio monoscocca in carbonio è infatti preso, ma aggiornato, da quello della hypercar One-77, presentata dodici anni fa al Salone di Parigi, con la Divisione Q che ha inserito anche qualche elemento della più recente Vulcan. L'intera carrozzeria pesa comunque meno rispetto a quella della One-77.

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Le sospensioni presentano le stesse molle e identici ammortizzatori della Vulcan versione pista, schema che offre al guidatore sei diverse impostazioni di guida. I dischi freni carboceramici misurano 380 mm all'anteriore e 360 mm al posteriore, mentre l'abitacolo è rifinito con la pelle pregiata Forest Green e Conler Bridge of Weir, abbinato al cashmere. Prezzo? Ancora sconosciuto. Ma non possono essere previste cifre economiche, per l'Aston Martin più potente di sempre.

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