Audi, dallo xenon all'Oled oltre 20 anni di innovazione luminosa

Audi, dallo xenon all'Oled oltre 20 anni di innovazione luminosa

Debuttano sulla nuova Q5 i nuovi fanali Oled con gestione digitale, per coniugare design e sicurezza

di Lorenzo Lucidi

04.12.2020 10:18

In principio servivano soltanto a illuminare. Poi, con il passare degli anni e l'evolversi delle tecnologie, fari e fanali hanno assunto anche una funzione comunicativa. Almeno secondo Audi, che da decenni investe con convinzione nel campo dell'illuminazione, e che con l'ultima generazione di Oled abbinati al digitale sta dando vita a un nuovo concetto di luci come strumento di interazione tra il veicolo e gli altri utenti della strada. Ma si tratta solo dell'ultima tappa di un percorso lunghissimo.

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Illuminazione e comunicazione

Dopo essersi affermata come uno dei pionieri nel campo dei Led, Audi è passata al livello successivo della tecnologia dell'illuminazione, l'Oled. Che, a dispetto del nome quasi identico, hanno poco in comune e garantiscono risultati, anche estetici, molto differenti. Il tradizionale Led (light-emitting diodes, diodi emettitori di luce) è costituito da un singolo elemento luminoso che, messo in sequenza con altri dello stesso tipo, dà vita a un'illuminazione puntiforme. Tanti vantaggi di questa tecnologia: nessuna manutenzione necessaria, basso consumo energetico e un fascio di luce in grado di offrire un raggio visivo maggiore rispetto ai fari allo xenon e di non affaticare gli occhi.

Gli Oled (organic light-emitting diodes, diodi organici a emissione luminosa) rappresentano un passo in avanti ulteriore. A partire dal tipo di illuminazione stessa, che non è più puntiforme ma omogenea, essendo l'Oled formato da una superficie e non da singoli elementi superati. I diodi organici sono caratterizzati da uno spessore ridottissimo, inferiore al millimetro, che consente di risparmiare spazio in fase di progettazione e di sovrapporre più strati, andando a dare vita a un disegno tridimensionale.

Audi tecnologia Led e Oled FOTO

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Oltre vent'anni di investimenti e ricerca nel campo dell'illuminazione hanno portato la Casa tedesca a offrire sui propri modelli tecnologie intelligenti che fungeranno anche da elementi per la comunicazione car-to-x

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Audi ha portato al debutto questa tecnologia su TT RS e A8, ma è sulla nuova Q5 che ne vengono sfruttate appieno le potenzialità, grazie alla gestione digitale della fanaleria posteriore. Sul Suv tedesco ciascun fanale è infatti formato da tre pannelli Oled, ciascuno formato da 6 elementi, per un totale di 18. Ciascun elemento può attivarsi indipendentemente l'uno dall'altro, andando a creare disegni differenti, tanto che chi acquista la Q5 può scegliere tra tre diverse grafiche. Più un segnale di pericolo (formato da triangoli rossi) che si attiva in determinate situazioni per allertare gli altri utenti della strada quando necessario. Un sistema di comunicazione che la Casa tedesca chiama car-to-x.

“I fanali posteriori si trasformano in una sorta di display sul guscio esterno, che ci fornirà ampie opportunità e prospettive in termini di design, personalizzazione, comunicazione e sicurezza in futuro" ha spiegato il project manager del settore Oled di Audi, Werner Thomas. Tante le idee che la Casa tedesca sta realizzando e sviluppando, che però dovranno prima essere approvate dai legislatori. Trattandosi di elementi dalla funzione standard e rigidamente regolamentati, fari e fanali devono seguire infatti norme specifiche.

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Oltre vent'anni all'avanguardia

Quello di Audi nel campo dell'illuminazione è un percorso iniziato ormai decenni fa, costato alla Casa ingenti investimenti ma che ha portato a una costante evoluzione per tutti i modelli di Ingolstadt. La prima grande innovazione arriva nel 1994, con la seconda generazione di fari allo xenon sulla A8. L'ammiraglia tedesca è la prima vettura del Marchio a portare in dote anche la regolazione dinamica delle luci, nel 2003, e i Led diurni, al debutto l'anno successivo sulla versione di punta W12. Nel 2007 sulla berlina A4 arriva l'iconica “striscia di perle” che distingueva i fari anteriori, uno dei primi esempi di Led utilizzati come elemento di design. L'anno dopo è la volta dei primi fari full Led, lanciati sulla supercar R8.

Audi SQ5 Sportback: foto

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Come SQ5 TDI anche la variante Sportback ricorre al motore 3 litri turbodiesel da 341 cavalli con supporto mild-hybrid a 48 volt. La commercializzazione del Q5 Sportback inizierà nella prima metà del 2021 e alla SQ5 si affiancheranno le motorizzazioni TDI 2 litri da 204 e 286 cavalli, la 2 litri benzina 265 cavalli. Tutte supportate dall'elettrificazione mild hybrid

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Nel 2010 è ancora la A8 a far debuttare una novità, con le luci adattive, a cui seguono i fanali posteriori a Led visivamente omogenei della A6 (2011) e gli indicatori di direzione dinamici della R8 (2012). Due anni dopo è il momento della tecnologia laser, che debutta per la prima volta sulla serie speciale LMX della R8, e nel 2015 è l'altra sportiva del Marchio, la TT RS, a sfoggiare le luci posteriori Oled. Nel 2017 ancora l'ammiraglia A8 porta in dote i fari HD Matrix con il laser come anabbagliante aggiuntivo. L'anno scorso le prime Audi native elettriche, e-tron ed e-tron Sportback, hanno fatto debuttare i fari anteriori Digital Matrix Led (DLM). Tra le ultime novità, i fari intelligenti in grado di adattare il fascio di luce in base al traffico (per evitare di abbagliare le altre auto) e in base al percorso (illuminando le porzioni di strade verso cui ci si sta dirigendo, anche in fase di svolta).

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