Zona rossa nel weekend di Pasqua: le regole su viaggi, case e autocertificazione

Zona rossa nel weekend di Pasqua: le regole su viaggi, case e autocertificazione

In quanti si può andare in auto? Si può fare visita ai parenti? Cosa rischia chi dichiara il falso? Facciamo chiarezza sulle norme per affrontare i giorni dal 3 al 5 aprile

di Redazione

30.03.2021 ( Aggiornata il 30.03.2021 11:14 )

Qualche giorno a colori prima della nuova stretta – già annunciata da tempo – nel weekend di Pasqua: da sabato 3 a lunedì 5 aprile tutta l’Italia sarà zona rossa. Allora occorre un ripasso per sapere bene cosa si potrà fare e cosa no nel prossimo fine-settimana.

Visite una volta al giorno

Da quanto stabilisce il Dpcm 2 marzo 2021 e il decreto legge 13 marzo 2021, sarà possibile spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa regione per una sola volta al giorno, tra le 5 e le 22, per un massimo di due persone, che potranno portare con sé figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.

Seconde case

Ci si potrà spostare nelle seconde case anche fuori regione, a condizione che la casa sia di proprietà di un membro del nucleo familiare che si sposta, o in affitto a lungo termine con contratto registrato prima del 14 gennaio 2021. Solo il nucleo familiare potrà spostarsi, senza parenti o amici, e la casa non deve essere già abitata da altri non appartenenti al nucleo. Campania, Toscana e la provincia autonoma di Bolzano hanno limitato l’accesso alle seconde case per chi proviene da altre regioni, mentre in Sicilia c’è l’obbligo di tampone negativo per accedervi.

Spostamenti in auto

In auto si può viaggiare senza mascherina soltanto se si è da soli o se si trasportano persone conviventi, senza limitazioni per il numero di passeggeri. Invece, se si trasportano persone non conviventi, davanti c’è posto solo per il conducente e nei sedili posteriori massimo due passeggeri per fila, con obbligo di indossare la mascherina.

Autocertificazione non è atto pubblico

In caso di controllo da parte delle autorità, va esibita l’autocertificazione per giustificare il proprio comportamento. La veridicità dell’autocertificazione sarà oggetto di controlli successivi ma, non trattandosi di un atto pubblico, non sussiste il reato di falso in atto pubblico. Sul piano amministrativo, invece, in caso di false dichiarazioni si incorre in una sanzione tra i 400 e i 1.000 euro, sanzione che rimane impugnabile.

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