Opel Manta, quando la famiglia viaggiava in coupé

Opel Manta, quando la famiglia viaggiava in coupé

Linee da pony car e bagagliaio da 500 litri per la 2+2 più famosa degli anni '70 e '80, capace di vendere oltre un milione di esemplari: ecco la sua storia

di Redazione

19.05.2021 ( Aggiornata il 19.05.2021 11:38 )

Una macchina bella, sportiva, ammaliante da guardare, divertente da guidare. E in più dentro riesci a far sedere tutta la famiglia. L'auto ideale, per molti versi, la Opel Manta, che è riuscita a conquistare un gran numero di automobilisti. Di quelle che ti ci piazzi davanti e scatti un selfie, anzi un autoscatto visto che negli anni '70 gli smartphone non esistevano, per mostrarla ad amici e contatti.

Opel Manta, la coupé per tutta la famiglia

Opel Manta, la coupé per tutta la famiglia

Prodotta dal 1975 al 1988, rimane una delle 2+2 più famose e di successo di sempre. Stile da pony car americana, bagagliaio da 500 litri, vendette oltre 1 milione di esemplari

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EREDE DELLA OPEL GT

Una figlia del suo tempo, la Opel Manta. Di un periodo, quello degli anni '70 e '80,  in cui gli automobilisti più sportivi erano attratti dalle coupé 2+2 con cui potevi fare bella figura riuscendo a portarti dietro tre passeggeri. Mentre in America impazzava il fenomeno pony car, la Germania rispondeva con l'erede della Opel GT, ma con caratteristiche ben diverse.

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L'ORIGINE DEL NOME

Il progetto venne affidato a George Gallion, nel 1969 capo sviluppo in casa Opel. In origine l'idea era quella di creare una versione coupé della celebre Kadett, poi scartata in favore di una nuova sportiva da costruire sul pianale della berlina Ascona, modello di punta del marchio tedesco all'epoca.

La scelta del nome risale a un viaggio compiuto dallo stesso Gallion a Parigi, dove incontrò il ricercatore marittimo Jacques Cousteau per visionare alcune sue foto. Riame affascinato da un pesce piatto e nero, una manta, che saliva con grazia verso la superficie luminosa dell'acqua: la nuova auto si sarebbe chiamata appunto Manta.

PRIMA SERIE: SPORTIVA PER LA FAMIGLIA

La produzione iniziò, e nel 1970 la prima serie debuttò sul mercato. Stesso pianale della Ascona, quindi, e stesse motorizzazioni: 1.6 litri e 1.9 da 75 e 90 cv, presto affiancati dal "milleedue" da 60 cv a partire dal 1972. Linee aggressive, ma pulite, con una coda leggermente più allungata rispetto alla GT. Quattro posti, dunque, ma soprattutto un bagagliaio da 500 litri. I padri di famiglia se ne innamorarono. E non è un caso che la prima serie vendette circa 499mila esemplari fino al 1975.

Della cosiddetta Manta A (la prima generazione) vennero realizzate anche la variante Berlinetta, la GT/E con cilindrata 1.9, inizezione Bosch da 105 cv e la bellissima "Black Magic", con carrozzeria verniciata in nero adornata da strisce arancioni.

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SECONDA SERIE: CHE MUSCOLI

Da 1975 esordì così sul mercato la seconda serie, conosciuta come Manta B. Il successo commerciale fu ancora più ampio. Il look cambiò, diventando ancora più "muscoloso", richiamando sempre di più le auto americane in voga all'epoca anche grazie al cinema di Hollywood. Una Manta più squadrata, con unici fanali rettangolari senza più il doppio faro. Si salì anche di potenza, con la versione GT/E da 110 cv.

Le versioni speciali della Manta B ottennero ancora più successo. La più famosa rimane la Manta B 400, un 4 cilindri 2,4 L da 16 valvole e 144 cv destinato a correre nei rally. Senza dimenticare le Holiday, Plus, Swinger e Bazar, ognuna con accessori e dettagli esclusivi, mentre l'unica versione cabrio venne commissionata alla Karmann. La Manta B ha conosciuto anche il turbo, con la versione omonima da 140 cv. La più performante in assoluto rimase tuttavia la 2800 TE: 6 cilindri e 140 cv per una velocità massima di 206 km/h.

IL RITORNO IN FORMA ELETTRICA

Numeri niente male per una berlina-coupé. Che rimase in produzione fino al 1988. Diciotto anni sulla cresta dell'onda. La B vendette oltre 700mila unità. Quando il modello venne sostituito in listino dalla Ascona, il conteggio delle Manta vendute si fermò all'incredibile cifra di oltre 1 milione di esemplari.

Oggi Opel tenta di far rivivere la gloria di Manta attraverso un restomod elettrico, presentando la GSe ElektroMOD. Un'auto che guarda al (presente) futuro, figlia dei tempi in cui vive. Proprio come la Manta: una delle regine degli anni '70 e '80.

Opel Manta GSe ElektroMOD, classica elettrica

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