Superbollo, si pensa all'abolizione della tassa sulla potenza

Superbollo, si pensa all'abolizione della tassa sulla potenza

La Commissione Finanza di Camera e Senato sta valutando l'opportunità di abolire il superbollo, l'addizionale per vetture con potenza superiore ai 185 kW

di Redazione

02.07.2021 ( Aggiornata il 02.07.2021 15:41 )

Il superbollo potrebbe essere eliminato in occasione della prossima riforma fiscale. Il condizionale è d'obbligo, ma per la prima volta la tassa sulle vetture con potenza superiore a 185 kW è effettivamente messa in discussione. I motivi? Gli introiti per le casse dello Stato sarebbero così esigui da non giustificarne i costi di gestione. Infatti a differenza del bollo, che viene riscosso a livello locale, il superbollo viene gestito direttamente dallo Stato, con tutte le trafile burocratiche che ne conseguono. Ora che la questione è tornata in auge, la palla è passata nelle mani della Commissione Finanze di Camera e Senato, che avrà il compito di valutare l'opportunità o meno di mantenere questa tassa.

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Superbollo sotto esame

La lunga e travagliata storia del superbollo cominciò nell'ormai lontano 2011, quando l'allora Governo Berlusconi decise di introdurre una “addizionale erariale sulla tassa automobilistica”, pari a 10 euro per ogni kW di potenza oltre i 225 (305 cavalli). L'anno successivo, sotto il Governo Monti, la soglia minima del superbollo venne abbassata a 185 kW (251 cv) e l'addizionale raddoppiata da 10 a 20 euro per kiloWatt eccedente. Questo importo vale tuttavia solo per le auto nuove, in quanto la cifra da pagare cala progressivamente man mano che aumenta l'età dell'auto. Da allora questa tassa è stata al centro di numerosi dibattiti e richieste di abolizione, che non hai tuttavia mai sortito alcun effetto.

Ora, in un momento di grande difficoltà per il mercato dell'auto, la questione è tornata all'ordine del giorno a causa dell'interessamento da parte della Commissione Finanze di Camera e Senato, che si sta occupando di valutare i vantaggi e gli svantaggi a livello economico dell'addizionale per capire se per lo Stato è effettivamente conveniente. Il superbollo rientra infatti nella categoria dei cosiddetti “micro tributi”, ovvero delle tasse che contribuiscono complessivamente a meno dello 0,1% delle entrate tributarie. Un beneficio quindi minimo per le Casse pubbliche, che si scontrano con gli elevati costi necessari a gestire i pagamenti. Inoltre, in molti hanno accusato il superbollo di aver danneggiato in maniera consistente il settore delle auto di lusso ma anche tutto l'indotto a esso collegato. La decisione finale, in ogni caso, spetterà al Parlamento.

È giusto mantenere il superbollo, oppure andrebbe eliminato definitivamente? Potete esprimere la vostra opinione nel sondaggio.

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