La terza generazione dell'utilitaria torinese era l'auto più venduta nel nostro Paese quando i ragazzi di Lippi batterono la Francia il 9 luglio di quindici anni fa
09.07.2021 ( Aggiornata il 09.07.2021 16:49 )
Italia-Francia, Berlino, il rigore (e la testata...) di Zidane, il pareggio di Materazzi, i calci di rigore, l'estasi. Quindici anni fa l'Italia si laureava per la quarta volta campione del mondo di calcio: il 9 luglio 2006 rimane da allora una data scolpita nella mente e nei cuori degli appassionati di calcio, anzi, di tutti gli italiani.
E oggi che la Nazionale azzurra potrebbe rivivere una gioia simile a Euro 2020, ci chiediamo? Qual era l'auto più desiderata dagli italiani nello stesso periodo in cui i giocatori di Marcello Lippi si issavano sul tetto del mondo e ci facevano scendere in piazza a festeggiare?
Fiat Grande Punto era uscita sul mercato nel 2005, e dopo un anno di commercializzazione, aveva confermato ciò che si era intuito da subito: nell'estate 2006, è lei la macchina più venduta nel nostro Paese. L'utilitaria riuscì a superare l'immancabile Panda, mettendosi alle spalle anche la Toyota Yaris. Un successo commerciale incredibile, per Fiat, per diverse ragioni.
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Fiat Grande Punto non è altro che la terza generazione della Punto classica. Esce, come già accennato, nel 2005 e non soppianta la Punto 2° serie, ma la affianca in listino. Per distinguerla, Fiat le assegna l'aggettivo "Grande". La vettura ha una classica forma da utilitaria, costruita sul pianale della coetanea Opel Corsa D. La motorizzazione al debutto è un 1.2 FIRE da 65 cv, naturalmente benzina. Costa poco più di 11mila euro, e tutti la comprano.
Perché? Perché si rivela una gran macchina. Innanzitutto, Fiat Grande Punto è un'auto affidabilissima. Tutti i suoi proprietari, nel corso degli anni, ne elogiano la resistenza e il fatto di poter percorrere centinaia di chilometri con qualche euro di carburante. Il motore FIRE dà garanzia in questo senso. Compiere manutenzione straordinaria, in questa macchina, avviene di rado, e quando capita, i prezzi sono bassi. Il comparto meccanico è talmente affidabile che, qualora si dovesse rompere la cinghia di distribuzione, le altre componenti non si rompono: ovviamente la macchina andrebbe portata in officina, senza tuttavia incappare in qualche brutta sorpresa.
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È spaziosa, comoda come deve essere un'auto per la città, e il suo ampio vano bagagli permette di inserire valigie, trolley a volontà, o anche tante buste della spesa. Molti lamentano il fatto che la Grande Punto non sia adatta ai sorpassi, dimenticandosi del fatto - e sembra superfluo specificarlo - che non sono le accelerazioni o l'aerodinamica i punti di forza della macchina, protagonista invece dei tanti spostamenti delle famiglie italiane.
La sua produzione è terminata nel 2018, dopo innumerevoli esemplari e diverse motorizzazioni. Ancora oggi, il modello è uno dei più cercati nel mondo dell'usato. In molti, siamo pronti a scommetterci, l'hanno utilizzata nel 2006 per festeggiare la Coppa del Mondo. E se la Nazionale di Mancini dovesse battere l'Inghilterra, è probabile che in qualche parte d'Italia la vedremo ancora in giro, con la bandiera tricolore che sbuca fuori dai finestrini.
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La terza generazione dell'utilitaria torinese era l'auto più venduta nel nostro Paese nello stesso periodo in cui l'Italia, il 9 luglio 2006, vinceva il quarto Mondiale di calcio della sua storia
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