Lamborghini a Lamburghino: 200mila euro per sfruttamento del marchio

Sta facendo molto parlare una battaglia legale piuttosto curiosa: Lamborghini VS Lamburghino. La nota Casa motoristica di Sant’Agata Bolognese ha portato in tribunale una paninoteca di Segrate, alle porte di Milano, “per concorrenza sleale e sfruttamento non autorizzato di un marchio industriale registrato”. Ma qual è il motivo? Oltre al nome, decisamente simile, si contesta alla paninoteca specializzata in hamburger di aver utilizzato per la sua insegna un font che richiama quello Lamborghini e anche il logo, il toro, che sappiamo da sempre essere simbolo dell’azienda di Sant’Agata e che troviamo impresso su tutte le sue vetture.

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Le richieste di Lamborghini

Se prima sono arrivate le diffide, già dal 2016, adesso i legali di Lamborghini hanno richiesto un risarcimento di 200mila euro. Il titolare del locale, come riportato da Fatto Quotidiano, si è difeso così: “Capirei questo atteggiamento se avessi aperto una catena in Piazza Duomo a Milano, ma siamo alla periferia di Segrate e viviamo di una clientela piccola e affezionata. Ogni volta mi contestano qualcosa: tolti i tori era il font dell’insegna, ora siamo alla fonetica del nome”. È chiaro che il pagamento di una cifra del genere porterebbe Lamburghino alla chiusura. Sempre come riporta il Fatto Quotidiano, la Casa di Sant’Agata Bolognese ha dichiarato: “Lamborghini è disponibile a una risoluzione bonaria della vicenda che dovrà necessariamente includere, tra gli altri, l’immediata cessazione dell’utilizzo indebito del marchio. L’azienda ha il dovere di tutelare i propri segni distintivi anche al fine di evitare confusione sul mercato sulla provenienza di beni e servizi”. Chi l’avrà vinta?

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