Octo Telematics, sostenibilità e smart city per la mobilità del futuro

Octo Telematics, sostenibilità e smart city per la mobilità del futuro

Octo Telematics e The European House Ambrosetti insieme per un evento dedicato al futuro della mobilità, sostenibile e connessa

di Redazione

20.09.2021 ( Aggiornata il 20.09.2021 15:25 )

Un incontro per parlare di mobilità del futuro, di veicoli elettrici e in condivisione, ma anche di città intelligenti e trasporti pubblici efficienti. È andato il onda venerdì 17 settembre il forum organizzato da Octo Telematics insieme a European House Ambrosetti, con numerosi ospiti italiani e stranieri attivi in settori come il car sharing e le infrastrutture di ricarica, ma pure docenti universitari ed esponenti delle amministrazioni. Al centro dell'evento, gli obiettivi che l'Italia dovrà raggiungere nei prossimi anni in tema di sostenibilità ambientale, e i progetti pilota sostenuti da Octo nell'ambito delle smart city.

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I dati di Octo Telematics

L'incontro si è aperto con una fotografia della situazione attuale in Italia, che al momento non è delle più rosee dal punto di vista della sostenibilità ambientale e della mobilità green. Il nostro, infatti, è un Paese con una fortissima incidenza della mobilità privata: ben 646 vetture ogni 1.000 abitanti, contro le 567 della Germania, le 513 della Francia, e così via. L'Italia si afferma quindi come il Paese europeo con la maggiore dipendenza dall'auto (escludendo solamente il Lussemburgo). E i mezzi provati costituiscono l'80% del traffico totale dei passeggeri. Numeri che si ripercuotono sulla vita quotidiana dei cittadini, che arrivano a perdere fino a 21 giorni all'anno bloccati in auto. Con una media di 9 vittime al giorno sulla strada.

Necessario, dunque, è imprimere un cambiamento alla mobilità degli italiani affinché si possano raggiungere i tre obiettivi identificati dalla Vision Zero di Octo Telematics: Zero Accidents (la riduzione degli incidenti automobilistici), Zero Traffic (riduzione del tempo trascorso da ciascun individuo fermo nel traffico) e Zero Pollution (riduzione delle emissioni inquinanti). A questi obiettivi vanno poi aggiunti quelli imposti dall'Unione Europea, soprattutto in materia di sostenibilità ambientale, che l'Italia, al ritmo attuale, non riuscirà a raggiungere entro i termini previsti.

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Gli obiettivi europei

In particolare, sono due i percorsi che dovremo seguire nei prossimi anni. Il primo è quello sintetizzato dal programma Next Generation UE, siglato nel luglio del 2020, e che ha messo a disposizione grandi fondi per la conversione verde e digitale, per la ricerca e per progetti legati al clima. Poi, il nuovo pacchetto Fit for 55, proposto lo scorso luglio e che punta a ridurre del 55% le emissioni inquinanti entro il 2030, raggiungendo il 40% dell'energia prodotta da fonti rinnovabili e migliorando l'efficienza energetica almeno del 36%. In Italia, un aiuto in questa direzione proverrà dal PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) che ha stanziato 34 miliardi di euro per la mobilità sostenibile.

Lo scenario attuale messo in mostra vede i trasporti come prima causa dell'inquinamento nel nostro paese: secondo i dati presentati durante l'evento, infatti, il trasporto stradale produce il 22,8% delle emissioni dell'Italia, precedendo la produzione elttrica (15,7%), il petrolio e le altre fonti fossili (12,3%) e a seguire tutte le altre fonti inquinanti. Per questo, Octo Telematics ha deciso di agire selezionando una serie di progetti pilota (35, di cui 14 implementambili nell'arco di 6 mesi) da sostenere per ottenere risultati tangibili a favore della sostenibilità nel campo dei trasporti.

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Mobilità connessa e sostenibile

Pianificazione urbana, sicurezza, monitoraggio dell'efficienza delle flotte di sharing, monitoraggio delle emissioni, modelli di pricing e modelli MaaS (Mobility as a Service) i macro-temi al centro di tali iniziative. Con tanti attori coinvolti, dalle amministrazioni locali alle assicurazioni, passando per i noleggi, gli operatori di trasporto pubblico locale ed extraurbano e servizi di vendita e manutenzione dei vetture. Tra i progetti selezionati, applicazioni per la sicurezza dei conducenti, soluzioni per la sanificazione dei veicoli, studi per la dislocazione delle colonnine di ricarica.

Centrale sarà la raccolta e la gestione dei dati. Le auto saranno sempre più cariche di sensori e centraline, così come anche le città. Questo creerà un flusso di dati che potrà essere sfruttato per migliorare l'efficienza dei trasporti sia pubblici che privati, oltre che per migliorare la sizurezza (specie con l'avvento della guida autonoma), e ripensare gli spazi urbani per avere un migliore utilizzo delle aree pubbliche. Un crescente spazio lo avranno anche i servizi di sharing, in un'ottica che vedrà l'auto, e in generale i mezzi di trasporto individuali, sempre più come un servizio piuttosto che come un bene di cui essere proprietari.

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