Se l'elettrico sarà una sfida tecnologica che la Ferrari accoglierà, non può dirsi altrettanto per la guida autonoma, che svuota di significato l'esperienza del guidare e le emozioni legate alle prestazioni
24 settembre 2021
Sulla scena dell'auto elettrica, la Ferrari, sarà presente con un'interpretazione propria di supercar a zero emissioni. Si farà in futuro ma non potrà spostare totalmente l'essenza del Cavallino rampante. Una Ferrari elettrica, sì; una Ferrari solo elettrica, no. Così, richiamando le parole di John Elkann dello scorso febbraio, in occasione della presentazione della trimestrale della casa di Maranello.
John Elkann torna a parlare delle sfide tecnologiche che attendono il mondo dell'auto e lo fa sul palco della "Italian Tech Week", dalle Ogr di Torino, in uno scambio di battute con Elon Musk.
Tesla spinge forte i limiti del suo sistema Autopilot, che è diventato Tesla Vision e fa riferimento esclusivamente alle camere per analizzare l'ambiente intorno al veicolo e attuare l'automazione. Quella che è formalmente una soluzione di Livello 2, si è arricchita di contenuti assimilabili al Livello 3, arrivando al Full Self Driving.
Autopilot che si è mosso sempre sul sottile equilibrio tra termini tra loro diversissimi, del concetto di assistenza alla guida e guida autonoma.
Dall'altra parte c'è un Elkann che è presidente della Ferrari, il simbolo dell'emozione assoluta alla guida, in prima persona, non filtrata da automatismi che azzerano il coinvolgimento umano nel rapporto con il mezzo a motore.
Vedremo mai una Ferrari a guida autonoma, chiedono a Elkann? "Sarebbe triste, lo scopo di una Ferrari è essere guidata. In un mondo che va verso le auto autonome, la possibilità di guidare ancora avrà un valore crescente, un po' come andare a cavallo oggi".
E la rappresentazione è colta da Musk: "D'altra parte, il cavallino è nel vostro logo".
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