La Casa trentina realizza le sue vetture in base ai gusti e alle preferenze dei clienti. Il primo modello a uscire sul mercato sarà la GT-Pista (solo per i circuiti) nel 2022
13.10.2021 ( Aggiornata il 13.10.2021 16:58 )
"Diamo un'anima alla tua passione". È il claim che campeggia sulla home page del sito web di Bermat, nuovo costruttore italiano di supercar e hypercar, con sede a Rovereto, in provincia di Trento. Che si differenzia da tutti gli altri marchi per una caratteristica fondamentale: le sue granturismo le realizza in base ai gusti del cliente.
Bermat GT-Pista, hypercar italiana per track-day
La supercar della Casa trentina è realizzata, secondo policy del marchio, in base ai gusti e alle preferenze della clientela. Il suo primo modello, GT-Pista, uscirà nel 2022 con caratteristiche tecniche specifiche per l'uso esclusivo nei circuiti. Verrà presto seguita da una variante stradale e da una completamente elettrica
Guarda la galleryBermat è stata fondata nel 2015 e prende il nome dal suo fondatore, Matteo Bertezzolo. Sviluppa le sue auto in collaborazione con l'italiana Jas Motorsport, mentre la progettazione è affidata a Camal Studio. Nella prima metà del 2022 verrà lanciata la prima auto della Casa, la GT-Pista, che come si evince dal nome è concepita esclusivamente per correre nei circuiti. La vettura sarà poi seguita da una GT stradale e dalla variante full electric.
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Bermat GT-Pista è lunga 4,6 metri e larga 2 mt, ha una linea affilata e dinamica, con assetto ribassato, portiere ad ali di gabbiano e molte componenti in fibra di carbonio. Pesa solo 1.100 kg. Viene fornita con spoiler posteriore fisso e una livrea racing. È spinta da un motore a quattro cilindri sovralimentato da 2 litri che eroga una potenza tra 320 e 400 cavalli con una coppia di 450 Nm. La trazione è posteriore, il cambio è un sequenziale a sei marce. Presente il differenziale autobloccante. L'accelerazione da 0-100 km/h avviene in circa 4 secondi.
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Le sospensioni push-rod con ammortizzatori regolabili, i cerchi OZ Racing da 19" sono avvolti da pneumatici Pirelli, l'impianto frenante con dischi autoventilanti da 380 mm con pinze a sei pistoncini all'anteriore e dischi autoventilanti da 355 mm con pinze a quattro pistoncini al posteriore completano il quadro di una vettura che attende soltanto di avere in dono qualche "sorella" con cui dare vita a una nuova gamma di hypercar, rigorosamente made in Italy e in base alle preferenze del pilota.
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