Su una Porsche 356 del ’56 in Antartide: 573 km per beneficenza

Su una Porsche 356 del ’56 in Antartide: 573 km per beneficenza

Renee Brinkerhoff partirà a dicembre 2021 per combattere il traffico dei bambini a bordo di un’insolita vettura, modificata per resistere a ghiaccio e neve

di Redazione

18.10.2021 ( Aggiornata il 18.10.2021 11:56 )

Dell’impresa di Brian Whalen sui ghiacci dell’Artide con la sua Ferrari 308 GTSi del 1982 ve ne abbiamo già parlato, ma quella di intraprendere missioni piuttosto complicate a bordo di vetture che tutto fanno pensare meno di essere fatte per queste tipologie di avventure pare essere una moda destinata a non esaurirsi. Ed è così che dall’altra parte del mondo, e dei ghiacci, una Porsche 356 del 1956 si prepara a partire a dicembre 2021 e percorrere circa 573 km in Antartide.

La ragione dietro questa impresa è certamente per una buona causa. Il viaggio, infatti, nasce all’interno del Progetto 356 World Rally per combattere il traffico dei bambini. Con alcune modifiche, la Porsche 356 è stata preparata al viaggio dall’ingegnere ed esploratore polare Kieron Bradley. Ci sono voluti ben 18 mesi e tra i vari interventi troviamo il montaggio di due enormi sci all’asse posteriore, un sistema di supporto e sospensione specializzato e cingoli al posto degli pneumatici posteriori per garantire massima trazione sia su ghiaccio che su neve. Un mix di interventi che ha permesso alla Porsche di esercitare un peso a terra di soli 0,5 kg per pollice quadrato: si tratta del 4% in meno rispetto alla vettura standard, e questo si verifica nonostante i nuovi componenti abbiano aumentato di molto la massa complessiva dell’auto. Non solo. Troviamo anche un rollbar, pannelli solari che generano 150 W (strumenti necessari per le basse temperature a cui auto e pilota si troveranno) attaccati a un compressore il quale a sua volta potrebbe servire ad alimentare (solo se necessario) un cuscino d’aria sotto il mezzo per permettere alla Porsche di non trovarsi bloccata in mezzo alla neve. Per le emergenze, infine, c’è un finestrino di sicurezza da cui uscire e un verricello accanto al motore.

Alla guida della Porsche 356 Renee Brinkerhoff, pilota di rally amatoriale, filantropa e fondatrice del Valkyrie Racing team, che con questa vettura ha già girato il mondo. Alla fine del viaggio, la pilota tenterà di battere il record di velocità sulla pista di atterraggio dell’Union Glacier (ma con le ruote convenzionali). Valkyrie è anche il nome della fondazione umanitaria: per chi volesse sostenere la missione, infatti, può donare 356 dollari e avrà il suo nome scritto sul cofano dell’auto.

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