“Scoperti” e impuniti: in Italia 5 milioni di auto non assicurate

“Scoperti” e impuniti: in Italia 5 milioni di auto non assicurate

Le auto non in regola il rappresentano il 13% del parco circolante. Perché i controlli non funzionano?

di Roberto Argenti

17.07.2017 20:43

Irischi che si corrono sulle strade non accennano a diminuire e non è un caso se, malgrado la patente a punti o altre trovate come l’introduzione dell’omicidio stradale, gli incidenti stradali non registrano quell’auspicata e drastica diminuzione sperata.

Un anno aumentano, l’anno dopo diminuiscono, ma sembra che ciò avvenga quasi per caso, un po’ come succede per le maree: oggi salgono e domani scendono un poco, più per circostanze contingenti che per una vera inversione di tendenza, ma il mare è grande e la sostanza alla fine resta sempre la stessa.

Come se non bastasse, a questa lotta senza fine contro gli incidenti, negli ultimi tempi abbiamo visto aggiungersi un drammatico aumento dei veicoli che circolano senza assicurazione che invece è, anzi ormai bisogna dire sarebbe, obbligatoria.

Il grave pericolo che incombe su tutti noi viene segnalato dall’ASAPS (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale), ente nato nel 1991 - che oggi conta ben 25mila soci fra le forze di Polizia e la gente comune - con lo scopo primario di promuovere iniziative per la sicurezza stradale) che rende noto come, a far data da febbraio di quest’anno, in Italia circolano la bellezza di circa 5 milioni fra autoveicoli e motoveicoli privi di copertura assicurativa, vale a dire il 13% del parco circolante. E poiché solo nel 2014 questi farabutti erano 3,9 milioni (l’8,7% del totale), ed addirittura 3,1 milioni nel 2012, ecco che sono aumentati di circa un milione negli ultimi tre anni, con tutte le disastrose conseguenze non solo in materia di risarcimenti e indennizzi, ma anche di ingiusta e irrefrenabile escalation dell’importo dei premi assicurativi: meno gente paga l’assicurazione, più sborsano le persone oneste e corrette che, ironia della sorte, alimentano anche con i loro soldi la quota del Fondo di Garanzia che interviene in caso di risarcimenti causati da veicoli non assicurati….

La “Scopertura” assicurativa - secondo Giordano Biserni, presidente dell’Asaps - si registra soprattutto in provincia di Napoli: il 25,6 % dei veicoli, di fatto uno su quattro, manca di R.C. Auto ma a Qualiano e a Striano, comuni della stessa provincia, la quota sale rispettivamente al 46 e a poco meno del 47%, mentre a Castel Volturno, nel Casertano, si arriva al 42%. Il record negativo (49%) appartiene invece a Oldenico, in provincia di Vercelli. “A rendere ancora più complicato il quadro - aggiunge Biserni - provvede anche l’anomalia del Ministero dell’Interno che di recente ha chiarito che non c’è assicurazione obbligatoria per le auto immatricolate all’estero, libere di circolare temporaneamente sulle nostre strade grazie alla cosiddetta “assicurazione virtuale” in forza della quale il veicolo risulta comunque coperto in caso di incidente.

Su questo fenomeno un po’ incide la crisi economica con la gente che non ce la fa a pagare la polizza assicurativa, un po’ la speranza di farla franca ai controlli, agevolata dall’abolizione dell’obbligo di esporre sul parabrezza il tagliandino giallo dell’assicurazione, e dalla sanzione solo amministrativa nel caso in cui si venga pizzicati.

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