Mitsubishi Space Star, leggera ed efficiente

Mitsubishi Space Star, leggera ed efficiente

di Redazione

31.05.2013 ( Aggiornata il 31.05.2013 15:59 )

Cusago (Milano) - Alberto Sarasini In effetti, aspetto e denominazione a prima vista non combaciano: ma per la nuova compatta da famiglia, destinata alla massima diffusione planetaria, la marca giapponese ha voluto riutilizzare il nome della fortunata monospazio parecchio diffusa qualche anno addietro. Quella attuale è invece una cinque porte “normale”, tuttavia non priva di spunti di interesse; è lunga 3,71 metri, dunque un po’ più dei modelli strettamente appartenenti al mercato delle utilitarie, ma vanta una costruzione leggera che ne conserva il peso in appena 845 kg. A tutto vantaggio di consumi ed emissioni. L’aspetto è invece moderno ma al tempo stesso molto classico, se vogliamo anche un poco anonimo nonostante una certa armonia d’insieme. Anche l’abitacolo punta più sulla razionalità che su motivi ad effetto, però l’arredo nel complesso è di quelli che non “stufano” anche dopo parecchio tempo. Classico cruscotto di fronte al conducente, mentre a centro plancia una consolle piuttosto sviluppata accoglie comandi secondari e climatizzazione. Discreta, nulla più, la qualità di materiali plastici e finiture, come del resto avviene sulla concorrenza; qui, a dire il vero, non si notano superfici in lamiera a vista. Discreto lo spazio a bordo, con accoglienza adeguata anche posteriormente quanto meno per due adulti: l’auto è omologata per tre, ma in questa condizione il divano risulta strettino. Lo spazio per i bagagli parte da una base standard di 235 litri; il divano è frazionato di serie e sotto al piano principale è previsto il kit di riparazione: ruotino solo a richiesta. Due i motori in gamma, entrambi tre cilindri a benzina di nuova progettazione: 1.0 e 1.2 litri, rispettivamente da 71 oppure 80 cv, col primo destinato a raccogliere pressoché la totalità dei consensi vista la sottile differenza prestazionale. In effetti, al volante il “mille” mostra un funzionamento piuttosto elastico e rotondo, con il rauco ronzio dei tre cilindri molto attenuato; il brio è sufficiente ad un valido disimpegno (0-100 km/h in 13”6), le cinque marce a disposizione ben manovrabili. Peccato che in curva l’assetto sia cedevole e spenga parecchio il senso di agilità della Space Star, comunque ben manovrabile specie in città. Grazie a peso contenuto ed aerodinamica curata, la velocità massima è elevata (172 km orari) e permette un bel respiro ad andatura autostradale, dove la silenziosità si mostra valida; quanto ai consumi, la Casa promette sulla carta ben 25 km/litro. Fino a fine giugno, il listino della vettura gode di uno sconto promozionale di 2000 euro: si parte da 9.400 euro per la 1.0 Invite, già completa di una dotazione standard molto ricca.

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