Opel Astra OPC da 280 cv al Nürburgring

Opel Astra OPC da 280 cv al Nürburgring
Abbiamo girato sulla Nordschleife in un’occasione che potrebbe non ripetersi: il circuito è in vendita...

di Redazione

13.07.2013 ( Aggiornata il 13.07.2013 08:34 )

Nürburgring (Germania) - Maurizio Voltini Lo chiamano “Inferno Verde” ma in verità per molti appassionati dell’auto sportiva è un vero e proprio paradiso: parliamo del Nürburgring, il circuito di oltre 20 km che si è meritato questo soprannome sia per l’impegno richiesto dalla sua lunghezza e conformazione (non disgiunto da un certo grado di pericolosità) sia perché si snoda tra i boschi della zona dell’Eifel. Ovviamente si fa riferimento all’Anello Nord, il mitico Nordschleife, altra parola che non può mancare nel dizionario dei veri “impallinati” anche se non sanno il tedesco. Perché questo tratto che è aperto alla “circolazione turistica” - vi si può accedere pagando un ticket, con qualsiasi mezzo targato e in regola con la circolazione (quella tedesca) - è qualcosa di così adrenalinico che tanti appassionati anche italiani non riescono più a rinunciare a tornarvi ogni anno. Ebbene, Fatte tali premesse, non può stupire se quando la Opel ci ha invitato a fare una “gita” di due giorni in questo “parco giochi”, non ce lo siamo fatti ripetere due volte e abbiamo accettato. Intanto perché contestualmente ci veniva offerto il volante (e anche tutto il resto, beninteso) dell’ultima Astra OPC da 280 cavalli. E poi perché purtroppo non è detto che fra un anno a questa parte ci possa essere ancora la possibilità di ripetere l’esperienza. Infatti la società che gestisce il “Ring” ha subìto pesanti perdite per via di scellerati investimenti faraonici - effettuati peraltro sulla pista da GP, perché invece il Nordschleife è in attivo - per cui l’intero comprensorio è stato messo in vendita. Questo anche per la latitanza di interventi statali, cosa che è stata pesantemente contestata anche dagli appassionati tedeschi, visto che si tratta di un vero e proprio monumento storico. Così molti si stanno dando da fare sotto lo slogan “Save the Ring”, associazione di cui circolano molti adesivi, e un primo risultato lo si è ottenuto: non saranno accettati acquirenti extraeuropei e soprattutto si venderà tutto in blocco unico, per cercare di limitare le possibilità di speculazione e smembramento. Prima che ciò accada, abbiamo dunque sfruttato questa possibilità. Ma è intuibile che il Nürburgring sia un’esperienza da non prendere alla leggera: sbagliare una curva può avere conseguenze catastrofiche, sia per le velocità in gioco sia per i guardrail tutt’altro che distanti. E riuscire a ricordarsele tutte e 172 (84 a destra e 88 a sinistra) è un esercizio non da poco. In più, molte sono “cieche”... Ecco perché nel fiorente indotto che si è creato in zona - con molte filiali dei reparti speciali di tante Case, fra cui l’OPC appunto, che qui sviluppa le Opel sportive - troviamo pure varie scuole e associazioni che si preoccupano di preparare i neofiti ad affrontare il Nürburgring affinché non si riveli davvero un inferno. Assieme a “tassisti” che ti portano a spasso forti della loro esperienza, e “noleggiatori” che ti offrono vetture già preparate per affrontare al meglio una pista così impegnativa. Nel caso specifico la Opel si è opportunamente aggregata alla Scuderia S7, un’organizzazione che prenota l’intero impianto e si occupa di farlo imparare ai clienti che arrivano con la loro macchina (anche alcuni italiani con delle belle Porsche, nell’occasione) un po’ alla volta. Nel senso letterale, poi, visto che inizialmente suddividono il tracciato in sei sezioni, facendole ripetere a più riprese una per volta, per facilitare la memorizzazione. Il tutto preceduti da un istruttore che fa da staffetta veloce e spiega via radio le varie traiettorie e quando è possibile sfruttare i cordoli (diciamo 4 volte nell’intero giro). Così, una volta presa confidenza, ci si può poi sfogare su tutta la lunghezza del Nordschleife. Per chi fosse interessato, l’iniziativa si ripeterà dal 30 settembre al 2 ottobre, con prezzi di 2.390 euro per il “pacchetto” completo (info: www.scuderia-s7.com). Una volta avuto il “pista libera” ci siamo così scatenati con la Opel Astra in versione OPC, una 2.0 turbo che sull’altalenante tracciato (i filmati su YouTube non potranno mai farne capire le variazioni di pendenza che talvolta ti fanno dimenticare di respirare) sfrutta al meglio la sua potenza, 280 cv come anticipato e 400 Nm, ma anche le altre caratteristiche tecniche. Come il differenziale autobloccante meccanico e il cambio manuale a sei rapporti, ai quali si aggiungono i freni Brembo e le sospensioni davvero sportive e precise. Significativa è stata la comparazione con una Corsa OPC Nürburgring, che dalla sua fa valere l’agilità e la rapportatura corta in punti come fra Hohe Acht e Pflanzgarten, ma si rivela ballerina nella discesa Fuchsröhre dove invece l’Astra resta stabile anche nella compressione finale da 200 km/h... Insomma, assetto FlexRide e geometrie Hi-PerStruts (assieme al parallelogramma di Watt posteriore) non sono lì solo per “far scena”. E anche nella ripida salita Kesselchen, tanto da non poter mettere la sesta, la spinta motrice ti permette di passare i 210 orari. Ma sempre con un certo margine di tranquillità in caso di errori non sovrumani. È questo il divertimento...

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