BMW Serie 2 Active Tourer, la Casa bavarese lancia la sua
prima monovolume, che monta il suo
primo tre cilindri ma che, soprattutto,
per la prima volta nella sua storia ha la trazione anteriore. Tutto questo perché? Ma è ovvio per far
concorrenza alla Mercedes Classe B che sta tirando forte sul mercato e, si sa, i tre grandi costruttori tedeschi (mettiamoci pure l’Audi che, tra le volume non c’è ancora arrivata) si marcano strettissimi.
Quel che conforta è che, nonostante quest’ondata di novità, esternamente la BMW Serie 2 Active Tourer
sembra proprio una BMW sia all’esterno, grazie alla linea sportiveggiante che la fa sembrare più lunga di quanto non sia in realtà, sia all’interno, dove l’atmosfera è esattamente quella alla quale la Casa di Monaco ha abituato la sua clientela da anni.
E, giungendo sul mercato tre anni dopo la Classe B attuale, appare un po’
più moderna e filante rispetto a quest’ultima, nonostante sia più corta di un paio di centimetri. Ovviamente
il motore è montato trasversalmente per ottimizzare lo spazio interno e questo influisce sulle proporzioni, assimilabili a quelle della maggior parte delle monovolume di questa categoria e non aggraziatissime.
L’abitacolo è
confortevole e luminoso grazie alle superfici vetrate estese e
la plancia è tipicamente BMW, con alcune soluzioni stilistiche e pratiche che ricordano l’elettrica i3, come il display tipo tablet, la mensola centrale e altro ancora.
All’interno
la disponibilità di centimetri è tanta in tutte le direzioni in rapporto agli ingombri esterni e anche la capacità di carico è generosa: il volume del bagagliaio va
da 468 a 1510 litri e c’è pure il doppio fondo; il sedile posteriore, oltre ad avere lo schienale abbattibile (con suddivisione 40/20/40) e regolabile nell’inclinazione, è anche scorrevole. A richiesta ci sono l’
apertura elettrica del portellone e lo schienale del passeggero anteriore ripiegabile in avanti, che consente di
caricare oggetti lunghi fino a 2,4 metri.
BMW Serie 2 Active Toure: i posti sono 5, ma la versione con la terza fila di sedili è già pronta e arriverà a breve
La guida, ovviamente, non è quella delle BMW classiche, ma l’Active Tourer regala effettivamente
una maneggevolezza e una reattività che non sono solite in questa classe.
La 218d, che sarà la più venduta in Italia, monta un turbodiesel da 150 cv, che
spinge forte, in modo fluido e silenzioso da poco più di 1000 giri a quasi 4.500 giri, cavandosela bene sia quando si va a spasso, sia quando si guida in modo baldanzoso.
Lo sterzo è pesante e rapido, forse
anche un po’ troppo rispetto alla regolazione delle sospensioni, che comunque contrastano bene il rollìo, a vantaggio della precisione in curva e dell'agilità nei cambi di direzione. Occorre solo abituarsi al fatto che già a piccoli movimenti del volante
corrispondono reazioni più rapide della norma: più o meno come capita con le Mini, sulle quali la BMW ha maturato fin qui le sue esperienze nel campo del “tutto avanti”.
L’entry level della gamma, però, è rappresentato dalla 218i, sulla quale è montato il tre cilindri di 1,5 litri da 136 cv, già visto e provato sulla Mini Cooper, di cui si diceva all’inizio. In questo caso la sonorità, per quanto ovattata, è
ben diversa da quella delle BMW classiche, ma l’arco di utilizzazione e l’elasticità in basso sono notevoli rispetto alla maggior parte dei motori con questo frazionamento e adeguate al tipo di auto.
La gamma motori iniziale è completata dal 2 litri turbobenzina da 231 cv della 225i, abbinato esclusivamente al cambio automatico a 8 rapporti (che non è ZF ma Aisin). Comunque sono già stati annunciati per novembre
alcuni nuovi arrivi (tra i quali la 216d, con il tre cilindri a gasolio Mini da 116 cv, e la 220d da 190 cv) e pure
la trazione integrale.
I prezzi, per ora,
partono da 26.950 euro e arrivano a 41.550. Rispetto alle corrispondenti versioni della Mercedes Classe B, le corrispettive
Active Tourer costano qualcosa in più e dichiarano potenze leggermente superiori.
BMW Serie 2 Active Tourer, video