Nuovo Suzuki Vitara, test su strada

Nizza Una costa azzurra insolitamente piovosa ha ospitato il primo test del nuovo Suzuki Vitara, presentata al Salone di Parigi. Un Suv compatto giunto alla quarta generazione (visto che la prima risale al 1988) sul quale la casa giapponese ripone grande fiducia e che arriverà in Italia nel mese di marzo 2015. Va precisato che le Vitara messe a nostra disposizione erano delle pre-serie, con tutto quello che ciò comporta a livello di definizione e messa a punto di alcuni particolari. Un dato è però certo. L’insieme risulta gradevole, anche dal punto di vista del design, pur lasciando a ognuno la possibilità di valutare secondo i propri gusti tratti e forme. Questo nuovo modello è derivato, a livello di pianale e di trazione integrale, dalla S-Cross. Caratteristico il paraurti trapezoidale, così come la configurazione a conchiglia del cofano. O la calandra che “sposa” in un ideale disegno i gruppi ottici, supportati dagli scontati Led. All’interno ci si trova di fronte ad un ambienti tipicamente nipponico, anche se la fascia centrale del cruscotto, che riprende anche la tinta della carrozzeria, ravviva un poi’ tutto l’ambiente. Non bastasse, il tetto apribile, caratterizzato da due sezioni in cristallo, risulta veramente piacevole per guidatore e passeggeri. Al centro del cruscotto un grosso display comprende l’immancabile infotainement, con connettività per lo smartphone e navigatore. Inclusa la retrocamera, almeno nelle versioni più accessoriate, che sono la Cool e la Top, con in più una versione a tiratura limitata, battezzata “Web Allblack” (che comprende anche 4 pneumatici invernali già montati su cerchi in acciaio), ma ordinabile solo sul webstore Suzuki a 28.000 euro, mentre per il resto della gamma il listino è ancora da definire. Già c’è stato un cliente, comunque, sul web, che ha inviato una caparra di 500 euro tramite carta di credito e che avrà il privilegio di avere per primo la nuova Vitara, addirittura verso fine febbraio 2015. In tutto si prevede che non saranno più di cinquanta. In quanto ad abitabilità, sulla Vitara è ottima anche per cinque passeggeri, con una capacità del bagagliaio che varia da 375 a 1189 litri. Per quanto riguarda la meccanica e i motori sono due i propulsori a disposizione. Entrambi di 1.6 litri, e con medesima potenza di 120 CV, sia per il diesel (DDiS) che per il benzina. Anche se la coppia motrice è nettamente a favore del primo, con 320 Nm da 1500 giri/min, contro 156 Nm. I consumi sono molto simili e vanno da 17,5 a 18,9 km/litro. La Vitara è disponibile sia a 2 che a 4 ruote motrici. Con una tendenza ad allargare la curva (sottosterzo) molto più evidente nel primo caso. Valido il cambio manuale a 6 rapporti, anche se da marzo ci sarà pure un automatico convenzionale a convertitore di coppia per il 4 cilindri a benzina (a 1500 euro in più) mentre da luglio, ma solo per il diesel, sarà offerto un cambio a doppia frizione a 6 rapporti, denominato DCT. In quanto alle previsioni, la nuova Vitara sarà venduta nel 60% dei casi a 4 ruote motrici (denominata “Allgrip” a 2.200 euro in più) e con il motore turbodiesel. Un joystick posto sul tunnel centrale permette varie soluzioni di marcia: “Auto” (la trazione di ripartisce secondo le condizioni di aderenza), “Slow” (per strade innevate) e “Sport” per il massimo sfruttamento della trazione 4x4, Lock, che prevede lo slittamento ridotto dei differenziali, dunque da adottare in condizioni di ghiaccio o sabbia. Un'altra tecnologia di cui dispone la Vitara è il “Radar Brake System”, che prevede un sistema a “onde millimetri”, per monitorare chi precede la vettura, segnalando al conducente l'opportunità di frenare, migliorando l'efficacia del sistema in caso di arresto brusco, fino a frenare autonomamente quando il radar rileva che l'impatto è sicuro. Varie le possibilità di personalizzazione, come la vernice bicolor (a 1500 euro) e un pacchetto che comprende il metallizzato, gli spoiler, le protezioni esterne, anche sulle portiere, finiture interne dedicate, tre tipi di orologio a scelta.

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