Dacia Sandero, turbo GPL a 3 cilindri: test

Per un marchio come la Dacia, ormai solidamente specializzato nella produzione di auto economiche ma allo stesso tempo di carattere, l’alimentazione a GPL è di primaria importanza. L’impiego del gas non è certo una novità nei listini della Casa nell’orbita del gruppo Renault-Nissan, dato che un 4 cilindri di 1.2 litri con doppia alimentazione ha sinora spinto più di una Dacia sulle strade italiane. Mano ai dati di vendita, Logan MCV e Sandero sono vendute in una percentuale attorno al 40% con il motore anche a GPL, valore che sale addirittura al 52% nel caso della Sandero Stepway, variante crossover della vettura. Per questi modelli è arrivato il momento di un cambio di passo con l’introduzione del nuovo 3 cilindri turbo di 898 cm3 sviluppato in collaborazione con la Landi e dotato, appunto, della doppia alimentazione a benzina e GPL. Nonostante la cilindrata inferiore, la potenza è salita da 75 a 90 cavalli con intervalli di manutenzione portati a 1 anno oppure 20.000 chilometri. Tra le novità più interessanti c’è stato un ribasso dei prezzi di listino e ora bastano solo 500 euro e non più 1000 di differenza per avere la versione che può usare anche il gas. IN PROVA con la Sandero Stepway Turbo GPL abbiamo potuto apprezzare la discreta elasticità di un motore che spinge in maniera più convinta da 2500 giri in avanti. Le prestazioni sono più che discrete, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h effettuabile in 11”1 e una velocità di punta di 168 km/h. Le prestazioni non fanno sfigurare la vettura in autostrada, anche se ovviamente i consumi aumentano in proporzionalmente alle prestazioni. La percorrenza media omologata è di 19,6 km/l usando la verde e di 15,4 km/l con il gas. Il serbatoio di benzina ha una capacità di 50 litri e quello di GPL 32 litri. Considerando che un pieno di Gpl costa intorno ai 16 euro, l’autonomia della Sandero Stepway a solo gas è di circa 400 km. Non male. Il caratteristico rumore dei motori a tre cilindri si percepisce soprattutto in accelerazione, ma non infastidisce troppo nemmeno in questo caso. Tra i punti a favore è da segnalare l’ottima manovrabilità del cambio manuale a sole cinque marce che si rivela più che adeguato alle necessità della vettura. In arrivo è previsto, come automatico, un robotizzato che parte dalla stessa base. L’assetto rialzato rispetto a quello della Sandero è piuttosto morbido per superare anche qualche difficoltà in leggero fuoristrada. Gli spazi interni sono buoni pure sui sedili dietro.