SsangYong XLV, l'armata coreana cresce… nel bagagliaio

Dopo la Tivoli, arriva la XLV: 24 cm in più dedicati tutti alla capacità di carico, per un volume che va da 720 a 1440 litri

di Maurizio Voltini

26.05.2016 10:42

Ancora una settimana circa e la potrete vedere presso i concessionari SsangYong, dopo aver debuttato a Ginevra: è la nuova XLV, modello che però forse faticherete un poco a distinguere dalla Tivoli già a prima vista, entrati nel salone. Infatti lo stile non muta, se non per quei 24 centimetri che sono stati aggiunti in coda a quello che viene identificato come eXtra Lifestyle Vehicle. Il pianale della XLV è infatti il medesimo (passo sempre di 260 cm) ma la lunghezza totale passa a 444 cm: una differenza sfruttata per aumentare la capacità del bagagliaio e rendere questo modello "un po' più SUV", almeno per chi abbina tale denominazione a certe caratteristiche di versatilità e trasporto. Così possiamo caricare in modo diversificato - il ripiano amovibile consente una certa modularità o la praticità di un sottovano - da un minimo di 720 litri fino ad un massimo di 1440. Potremmo quasi parlare di una versione station wagon, se non fosse che la base di partenza non è una berlina… e in effetti ufficialmente si parla di "crossover wagon" o, in alternativa, SUV multifunzione.

SsangYong XLV, foto e prezzi

SsangYong XLV, foto e prezzi

Il marchio coreano lancia sul mercato la nuoav crossover pensata per le famiglie realizzata sul pianale della Tivoli. La XLV viene proposta con motori 1.6 alimentati a benzina, a gpl e a gasolio, per potenze tra i 115 e i 128 cavalli abbinabili anche alla trazione integrale. Prezzi da 18.450 euro

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Come la linea principale, della Tivoli la XLV riprende pure gli interni - sufficientemente curati per quanto il design potrebbe non convincere tutti, sebbene funzionale e con particolari leve sul piantone - mentre le varianti sono aumentate, poiché si "gioca" più su queste che sugli optional. L'allestimento di partenza è lo Start (appunto…) che già comprende i principali aiuti elettronici e i qui ancor più utili sensori posteriori di parcheggio, oltre a cruise, luci diurne a led e servosterzo elettrico regolabile. Poi si passa progressivamente ai Go, Be e Limited, aggiungendo di volta in volta il sistema con touchscreen da 7" (c'è anche un ingresso HDMI), lo spoiler posteriore, il clima automatico bizona, i cerchi da 18" (anziché i 16" di base), fino agli interni in pelle e ai sedili riscaldabili sia davanti che dietro. In più, i due allestimenti superiori sono disponibili pure nella variante Visual, che oltre a luci/tergi automatici e volante riscaldabile propone la verniciatura bicolor: ad alcuni degli 8 colori di carrozzeria si aggiunge cioè la possibilità di avere il tetto nero o bianco. Il tutto con prezzi che, al netto delle offerte di lancio, vanno da 18.450 a 26.750 euro, che comprendono 5 anni di garanzia.

La meccanica resta incentrata sui motori 1.6, sia benzina sia gasolio, e pure GPL (per 1.950 euro in più a parità di altre dotazioni). Il benzina/bifuel e-XGi160 offre 128 cavalli, mentre il turbodiesel e-XDi160 ha una potenza massima di 115 cv ed è dotato di compressore E-VGT di quinta generazione. Di base la trazione è solo anteriore, ma si può richiedere quella integrale automatica Active AWD per 1.800 euro aggiuntivi. Sempre relativamente alla trasmissione, sempre a richiesta e sempre a 1.800 euro troviamo anche il cambio automatico a sei rapporti, in sostituzione a quello manuale anch'esso a sei marce.

SsangYong XLV, piacere di guida

SsangYong XLV, piacere di guida

Ecco la "crossover wagon" della SsangYong, con baule maggiorato grazie ai 24 cm in più di lunghezza rispetto alla Tivoli

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Abbiamo avuto modo di guidare la XLV turbodiesel con trasmissione anteriore e cambio automatico, in variante Limited che riteniamo possa essere fra le preferite, se non altro perché presenta il navigatore Tom Tom e i sensori di parcheggio anche anteriori (ma la percezione degli ingombri è buona, davanti) più gli interni in pelle, i sedili tutti riscaldabili e il tettuccio apribile: elementi che possono giustificare i 2.400 euro di differenza sulla Be. La XLV è una di quelle macchine di cui si "prende possesso" rapidamente, alla guida: comportamento sincero e senza reazioni anomale sullo sconnesso, nemmeno sullo sterzo molto preciso (nel quadro generale, ci ha stupito che non sia però regolabile in profondità). Le sospensioni sono abbastanza morbide, a favore del confort (bene anche i sedili) pur mostrando un certo rollio, ma non tale da inficiare stabilità e tenuta, grazie al buon telaio con alto impiego di acciai altoresistenziali; solo le ruote da 2 pollici in più fanno avvertire un poco il fondo stradale.

Inoltre il turbodiesel 1.6 si è dimostrato all'altezza nelle normali situazioni di guida trovate nel livornese, con un'erogazione discreta anche nei sorpassi, quando però va anticipato il tempismo del cambio nel "decidere" la scalata. Difetti veri e propri non ne abbiamo trovati, e anche esteticamente la macchina si apprezza più dal vero che in foto, ferma restando l'ovvia soggettività di questo aspetto. Insomma, che i coreani abbiano imparato a fare le auto lo stanno dimostrando anche i marchi meno conosciuti, giustificando - e facendone intravedere i risultati - gli ingenti investimenti apportati. 

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