Porsche 911 GT2 RS, oltre l'estremo: la prova in pista 

La prova in pista della 911 più potente, estrema e costosa di sempre 

di Alberto Sabbatini

10.11.2017 10:42

La prima parte della pista di Portimao va in salita: dopo l’insidiosa curva a destra Lagos c’è una curva a sinistra importante per capire quanto sia stabile la GT2. Si deve percorrere in accelerazione in 3° marcia mettendo poi la 4° in uscita, sui 140 all’ora. Detto così sembra facile: il problema è che la curva è in salita e l’uscita è cieca; bisogna azzeccare la traiettoria e pestare a fondo sul gas per il rettifilo successivo quando ancora non si vede l’uscita. Il che significa “avere cuore” e fidarsi della macchina, perché pestare a fondo vuol dire scatenare 700 cavalli e 750 Nm di coppia motrice sulle ruote dietro, mica bruscolini. È qui che si apprezzano sia la motricità della GT2 RS che il vantaggio dei suoi sistemi di aiuto alla guida non invasivi.

Porsche 911 GT2 RS, la più veloce di sempre

Porsche 911 GT2 RS, la più veloce di sempre

700 cavalli, 340 km/h e un'accelerazione da 0 a 100 in 2"8. Abbiamo provato sulla pista di Portimao la 911 più estrema di sempre: una supercar che lascia senza fiato.

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La curva in lieve contropendenza sembra fatta apposta per provocare l’alleggerimento delle ruote e far perdere trazione alla GT2. Invece la “bestia” si comporta egregiamente quando si accelera in situazione di equilibrio trasversale così precario. La GT2 sbanda leggermente dietro, questo sì; ma l’elettronica corregge bene, senza tagliare potenza alle ruote. Nonostante il cordolo, la contropendenza, la derapata e quant’altro, si riesce a uscire di curva accelerando con buona sensazione di sicurezza. Incredibile come lavorino bene insieme la sospensione posteriore multi-link della GT2  ed i controlli di trazione per garantire massima motricità e poco pericolo.

Sulla GT2 RS non c’è ipocrisia dentro come su certe altre auto sportive. Vale a dire che non sono previste mappature “eco”, pulsanti per addolcire l’erogazione o diminuire i consumi per rientrare nei parametri delle emissioni corrette di CO2 o amenità del genere. C’è un settaggio unico: massima potenza e basta. Poi sta al pilota arrangiarsi col piede destro sul gas a dosare quella che serve, altro che. Soltanto due pulsanti extra permettono di sbizzarrirsi: uno serve ad addolcire lo smorzamento delle sospensioni attive (PASM); è utile se non siete su una superficie liscia come un biliardo ma affrontate invece una strada con dossi e avvallamenti; l'altro pulsante serve a velocizzare la cambiata del PDK doppia frizione a 7 marce.

Porsche GT2 RS, adrenalina in pista con la 911 più estrema

Porsche GT2 RS, adrenalina in pista con la 911 più estrema

Alberto Sabbatini ha provato sul circuito di Portimao la 911 più potente, estrema e costosa di sempre: 700 cavalli, trazione posteriore, scatto 0-100 km/h in 2,8 secondi e velocità massima di 340 km/h.

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Altro punto chiave della pista il tornante successivo al rettifilo. Si arriva a oltre 220 km/h, e si frena a fondo per entrare in 2° a meno di 70 km/h. È una frenata facile, a ruote diritte. La difficoltà è farlo nel minor tempo possibile. E qui i dischi carboceramici by Brembo da 410 mm (che hanno preso il posto dei 390 mm della Turbo) fanno sentire tutta la loro potenza. La decelerazione è davvero mozzafiato. Ti va il cuore in gola. Poche altre supercar stradali sono capaci di rallentare in così poco spazio. Cosa più importante, dopo otto giri tirati di seguito di queste violente decelerazioni, i freni non accusavano il minimo allungamento del pedale o dello spazio di frenata. Sorprende anche l’inserimento nel tornante: la GT2 è agilissima. Merito del peso contenuto, ma anche di un avantreno precisissimo. Nonostante ruote di larghissima sezione (le anteriori sono 265-35/20” su cerchi con canale da 9,5 che su molte auto sportive risulterebbero sovradimensionate anche dietro!) lo sterzo è morbido e diretto. Nessuna reazione anomala: basta angolare il volante quanto serve e la GT2 gira. Certo, un aiuto viene forse anche dal retrotreno sterzante. La GT2 ha conservato le ruote posteriori sterzanti dalla gamma 911, che sulle curve strette girano nel senso opposto a quello delle anteriori per accorciare virtualmente il passo e aiutare l’inserimento mentre sul veloce girano in fase per stabilizzare l’auto. Il sistema funziona bene ed esalta l'agilità della GT2.

La bontà del telaio si apprezza nella curva Portimao, un tornante a destra dove si arriva da una lunga curva in appoggio: in quel punto bisogna frenare “storti”, con la macchina sbilanciata. Nessun problema. Se dosate bene la pressione del freno, con dolcezza, la GT2 rallenta e volta senza problemi anche se l’equilibrio dinamico è davvero instabile. Telaio e assetto si rivelano superbi.

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