Subaru Impreza, meno rally e più famiglia: la prova della quinta generazione

In quattro si viaggia comodi e la dotazione di serie è completa. Ma nonostente il motore boxer e la trazione integrale la cattiveria è solo un ricordo

di Cesare Cappa

14.11.2017 11:29

MAIORCA - Assodato il fatto che non c’è due senza tre, in questo caso verrebbe da dire quattro senza cinque. Eppure, i più attenti in fatto di storia dell’auto, noteranno che le Subaru Impreza (restyling esclusi) che hanno fatto capolino sul nostro mercato siano solo tre. Assolutamente vero, così come il fatto che il marketing nazionale abbia preferito passare la mano quando si è trattato di commercializzare la quarta generazione di Subaru Impreza. Meglio attendere la quinta. La quale, sebbene sia considerata a tutti gli effetti una novità in senso assoluto, è da tempo a listino sul mercato giapponese e americano. Li Subaru tira, qui meno.
 

La faccia da rally è un lontano ricordo del passato, oggi la volontà è quella di aprirsi al grande pubblico, quello tendenzialmente capitanato dalle famiglie. La gamma di prodotti lo avvalora da tempo, così come le specifiche di nuova Subaru Impreza.

Quattro metri e 46 di lunghezza per rilanciare le quote di un’auto ancora vittima di un retaggio fatto di prove speciali e traversi. Il passo per cambiare si chiama Subaru Global Platform. Il pianale delle Pleiadi a cui si deve la nuova Impreza. Una vettura profondamente rinnovata sotto pelle, tanto che i numeri snocciolati dai tecnici della Casa giapponese lasciano poco spazio alla fantasia: migliorata la rigidità torsionale del 70%, quella flessionale laterale del 90%, così come quella relativa al comparto sospensioni. Che, senza troppi giri di parole, mettono sul piatto un’avantreno di tipo McPherson e un retrotreno a triangoli sovrapposti.

Una soluzione curiosa, per quanto la presenza delle quattro ruote motrici lasci intendere la presenza di uno schema a ruote indipendenti. Una garanzia quando si tratta di Subaru, tanto quanto quella del motore boxer. Due elementi chiave per continuare a promuovere l’ideale di simmetria che tanto ha reso celebri i giapponesi. Il fatto particolare è che la scelta in termini di motorizzazioni sia limitata ad un 1,6 litri ad aspirazione naturale, accoppiato in via esclusiva al cambio automatico Lineartronic.
 

L’elemento a variazione continua (Cvt) paga la totale assenza di coppia del “millesei” ai bassi regimi. I 150 Nm sono disponibili a partire da 3600 giri/min. Mentre la quota cavalli è pari a 114. Il boxer Subaru è sostanzialmente lo stesso della quarta generazione, aggiornato per migliorare l’efficienza di sistema. Tuttavia ad ogni rapida accelerata, lo scatto di giri motore e quello del cambio Cvt risulti poco piacevole, con il tipico effetto frizione che slitta. L’alternativa è limitare l’uso dell’acceleratore. 

Un vero peccato perché la Impreza, con le sospensioni che si ritrova, potrebbe mostrarsi ben più prestante di quanto un motore aspirato e un cambio automatico siano in grado di fare. Vero che è la funzione il suo obiettivo finale, ma il fatto di essere brillante non sarebbe stato un limite. Dato che il quadro prestazionale si limita ad un’accelerazione di 12,4 secondi per passare da 0 a 100 km/h e ad una velocità massima di 180 km/h. Quando il fronte dei consumi è certificato da un dichiarato di 6,2 l/100 km nel ciclo combinato. Bene, ma non benissimo.  Un po’ come lo sterzo servoassistito elettricamente, sin troppo artificiale nella risposta, nonostante un telaio pronto all’uso e reattivo.

Subaru Impreza, la quinta generazione

Subaru Impreza, la quinta generazione

La quinta generazione della media della Casa delle Pleiadi è realizzata sulla Subaru Global Platform. Più funzionale, ma pure meno sportiva di un tempo

Guarda la gallery

Decisamente d'altri tempi, anche sotto il profilo stilistico. La nuova Impreza lambisce forme più decise e dinamiche, lasciando ampio spazio alla visibilità rinunciando a manie da designer. In quattro si viaggia comodi, una garanzia oggigiorno in questo segmento di mercato. Proprio come il fatto che, trattandosi di una giapponese, plancia e volante saranno pieni zeppi di bottoni.

Affermativo, ma almeno con logica e rigore. Ci sono più livelli di visualizzazione, ciascuno con il proprio schermo dedicato. A seconda delle versioni quello principale è da 6,5” (Pure) oppure 8” (Style e Style Navi). È touch e si trova al centro della plancia sotto un altro schermo da 4,2 pollici. Quest’ultimo serve solo a visualizzare alcune informazioni che riguardano la vettura, riportando ad esempio anche le indicazioni del navigatore. Senza dimenticare quello da 6,3” nel quadro strumenti. Apple CarPlay e Android Auto sono di serie su tutte e tre le versioni di Impreza.

Già disponibile presso la rete di vendita (le prime auto sono in arrivo presso le concessionarie Subaru), sono tre gli allestimenti previsti. I prezzi sono rispettivamente di 19.990 euro (Pure), 24.490 (Style) e 26.490 (Style Navi). E già a partire dalla versione d’ingresso la dotazione standard si rivela decisamente completa. Anche per quanto riguarda la sicurezza. 

SUBARU: LA GAMMA E I PREZZI

 

  • Link copiato

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese