Ford Mustang Bullitt, un mito in formato Fastback: prova

Edizione speciale che celebra i cinquant'anni della pellicola Bullitt con protagonista Steve McQueen. Il V8 passa da 450 a 460 cavalli. Solo 68 gli esemplari per l'Italia.

di Cesare Cappa

16.10.2018 19:05

L’idea di celebrare il cinquantenario di un film con una versione speciale di Ford Mustang, è certamente una mossa tipicamente americana. Ed è assolutamente fantastico che un inseguimento tra le strade di San Francisco abbia alimentato così tanto il mito della muscle car a Stelle e Strisce. Un contributo a cui la leggenda di Steve McQueen ha certamente concorso. Fisso indelebile nei cuori degli appassionati di cinema (e ovviamente auto) il personaggio di Frank Bullitt, tenente della squadra omicidi di San Francisco.

La ricorrenza dell’omonima pellicola (Bullitt) è stata così il “pretesto” per dare vita ad un’edizione speciale. In virtù pure del ritrovamento di una delle due vetture che nel 1968 avevano partecipato al film. La Mustang Fastback GT390 del film Bullitt è stata infatti esposta al Salone di Detroit e poi al Festival of Speed di Goodwood.

Ford Mustang Bullit: foto

Ford Mustang Bullit: foto

Il V8 da 5 litri sale a quota 460 cavalli. Numerosi i riferimenti alla Fastback GT390 protagonista dell'omonimo film

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Allo stesso modo ha debuttato prima su suolo americano e poi sul palcoscenico europeo di Ginevra, anche la nuova edizione Bullitt di Mustang. Una vettura che si differenzia non solo per i dettagli estetici, ma anche per alcuni contenuti tecnici esclusivi. Da sottolineare che l’auto è una serie speciale, quindi a tiratura limitata. Per il nostro mercato sono stati assegnati 68 esemplari al prezzo di 57.400 euro. Quanto alle specifiche della Bullitt, è il 5.0 V8 ad essere l’unico propulsore disponibile. Una scelta ovvia, ma soprattutto giusta in virtù della storia e del blasone di tale vettura.

Il secondo elemento caratterizzante è la sola presenza del cambio manuale a sei rapporti. Il terzo invece non è di carattere tecnico bensì estetico, dato che l’unica tinta disponibile è il verde denominato Dark Highland Green. Una colorazione che riprende gli stilemi della Fastback GT390 protagonista del Film del 1968.

In realtà il verde è dominante anche in abitacolo, palesandosi non solo tra le specifiche delle cuciture dei sedili (di serie i Recaro sportivi), ma pure nella grafica della strumentazione. A differenza del resto della gamma Mustang, la colorazione degli elementi digitali è verde. La celebre razza di cavalli abbandona il volante, lasciando posto alla scritta Bullitt. La stessa che ritroviamo sul cofano del vano bagagli. L’alluminio satinato amplifica la sportività a bordo, completando le finiture della plancia.

Ma se le specifiche grafiche potrebbero non essere considerate un vero valore aggiunto, i 10 cavalli in più elaborati dal 5 litri V8 potrebbero invece rappresentare un’alternativa interessante. Mentre i 529 Nm di coppia motrice sono un valore che rimane inalterato nell’evoluzione a Bullitt.

Su strada non ci sono elementi distintivi, pertanto le considerazioni sono pressoché le stesse della prova del modello restyling. Una vettura divertente, non estrema quanto la cavalleria a disposizione vorrebbe dimostrare, adatta per godere la strada senza eccedere in virtuosismi da aspirante pilota. Potenza e coppia sono generosi, ma nemmeno violenti come il dettaglio tecnico potrebbe suggerire. Anche perché è il sound del V8 la vera componente di appeal di Ford Mustang. Vero, reale, senza artifizi tecnologici che ne mutino la libera “esplosione”.

Sterzo e peso sono probabilmente la parte più limitante dell’intero pacchetto. Ma solo se avete la fretta e la foga di guidarla come fareste con una europea iperprestazionale. I cavalli americani ci sono e vanno goduti dal primo all’ultimo… ma senza correre.

Ford Mustang Bullitt: omaggio al mito McQueen

Ford Mustang Bullitt: omaggio al mito McQueen

Molly McQueen, nipote del grande Steve, protagonista del cortometraggio di lancio dell'edizione speciale presentata al Salone di Detroit 2018.

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