Al Salone di Tokyo, Subaru riaccende l’anima corsaiola che ne ha forgiato la leggenda. Nello spazio dedicato al Costruttore, tra le più avventurose Trailseeker, Forester e Outback Wilderness, emergono due prototipi firmati STI: una elettrica a trazione integrale e una compatta turbo con cambio manuale.

Due interpretazioni differenti della sportività, unite da un linguaggio stilistico aggressivo e da una ricerca estrema della prestazione.

Nuova Subaru STI: elettrica ad alte prestazioni

La E-Performance STI è definita come “la punta di diamante della nuova generazione di Subaru”. Linee tese e superfici scolpite anticipano una personalità votata alla velocità. Il powertrain elettrico, a trazione integrale, resta avvolto nel mistero, ma l’assetto ribassato e la presenza di ampie prese d’aria ne rivelano la vocazione dinamica.

Le proporzioni ricordano la Levorg, mentre i fari Led e gli elementi aerodinamici accentuano un carattere deciso e futurista.

Compatta manuale e grintosa

La B-Performance STI attira l’attenzione degli appassionati europei. È una hot hatch a cinque porte, “leggera e compatta”, animata da un motore boxer turbo unito a un cambio manuale. La trazione integrale AWD e un telaio ribassato ne sottolineano l’indole sportiva.

I parafanghi scolpiti e il frontale muscoloso disegnano un profilo pronto alla pista, ma pensato per la strada. Una proposta che riafferma la filosofia tecnica di Subaru, fondata sull’equilibrio tra stabilità, trazione e piacere di guida.

Dna sportivo, rilancio in salsa doppia

Le due STI sintetizzano la volontà di rinnovare il mito prestazionale delle Pleiadi. L’una orientata al futuro elettrico, l’altra fedele alla meccanica tradizionale, entrambe incarnano la ricerca di emozioni pure, senza compromessi.

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