Intel rileva Mobileye, matrimonio tra big per la guida autonoma

Intel rileva Mobileye, matrimonio tra big per la guida autonoma
Vale quasi 15 miliardi di dollari l'acquisizione. La "vista" dell'azienda israeliana e il "cervello" di quella statunitense per accelerare sul fronte delle soluzioni automatizzate

13.03.2017 17:15

Arriva un'altra acquisizione nel panorama "automobilistico", dopo quella di Opel da parte di PSA. E il valore è 10 volte superiore, pur non essendoci di mezzo alcuna produzione di veicoli. Intel rileverà per 14,7 miliardi di dollari Mobileye, compagnia israeliana specializzata nello sviluppo di tecnologie avanzate per sistemi di assistenza alla guida. Il business vale, in proiezione, qualcosa come 70 miliardi di dollari nel 2030, essenzialmente legato all'immensa mole di dati che sarà prodotta e resa disponibile.

Mobileye è leader in una delle aree critiche dei sistemi di automazione. Facendo riferimento ai sensi umani, è specializzata nella "visione" e nel 2016 ha sviluppato ulteriormente la tecnologia destinata alle telecamere frontali in uso sui veicoli autonomi, nonché la mappatura delle immagini in alta risoluzione. Non si tratta di know-how legato esclusivamente ai livelli più evoluti di guida autonoma, ma anche "semplicemente" necessari al funzionamento di molteplici sistemi di sicurezza e assistenza, già in uso sui veicoli oggi in commercio. Know-how da fornire alle case automobilistiche.  

Intel, dal canto suo, è leader nell'elaborazione dati e ha creato la divisione ad hoc per il business dei veicoli a guida autonoma, Intel Automated Driving Group. Sarà questa branca a essere integrata in Mobileye, che manterrà la propria identità e la sede a Israele. L'integrazione sarà anzitutto di risorse specializzate, da Intel si trasferiranno al quartier generale Mobileye per accelerare lo sviluppo delle soluzioni automatizzate del futuro.

Intel rileverà le azioni Mobileye pagando un prezzo di 63,54 dollari per ognuna, il closing non avverrà prima della fine del 2017. A sintetizzare perché Intel abbia interesse nel business dell'automazione alla guida e perché Mobileye rappresenti un investimento fondamentale, sono poche parole, pronunciate dal CEO della compagnia, Brian Krzanich, allo scorso Salone di Los Angeles: "Data is the new Oil". I dati sono il nuovo petrolio.

L'abbinamento tra un big nell'analisi e utilizzazione dei dati, nonché della connettività, e un big nel campo dell'intelligenza artificiale e l'apprendimento evoluto di sistemi automatizzati rivolti alla guida, nasce un player che ha l'obiettivo di proporsi come partner e fornitore di tecnologia ai gruppi automobilistici. E per dare la misura dell'ampiezza del business in cui opera Mobileye, basti pensare che il supporto a sistemi come la frenata automatica d'emergenza, il Lane Departure Warning, l'avviso di collisione imminente, il mantenimento automatico di corsia, il Traffic Jam Assist, il riconoscimento della segnaletica stradale e la conversione intelligente dei fari da anabbaglianti ad abbaglianti, passano tutti dalla suite di funzioni assicurate dai sistemi di visione dell'azienda israeliana.

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