Opel nel segno di Combo

Opel nel segno di Combo

L’avvento del nuovo modello è l’occasione per ripercorrere la storia di una versione che ha fatto il successo di Opel nel campo dei veicoli destinati al tempo libero. Versatilità e spazio erano e sono le componenti più importanti

di Redazione

29.08.2018 23:43

Spesso la combinazione di veicolo commerciale e di veicolo per famiglie non risulta sempre vincente. Non è il caso del nuovo Opel Combo Life, che vanta una tradizione trentennale nel campo. Tanto che la denominazione Combo è rimasta invariata in tutti questi anni, sottolineando proprio il connubio tra i due elementi distinti, ossia le specifiche di un mezzo destinato essenzialmente al lavoro e le necessità di una famiglia e del tempo libero. Il primo capitolo di questa saga si apre nel segno di Opel Kadett Combo. In questo frangente era ancora l’aspetto “commerciale” ad essere dominante. Aveva in dote una parete divisoria asportabile tra la zona passeggeri e quella di carico. Mentre l’accesso al vano era assicurato da due porte in grado di spalancarsi sino a 180 gradi. Il passo successivo prese il nome di Combo B. In questo caso a prestare il proprio anteriore non era più il modello Kadett, bensì quello Corsa.

La Storia di Opel Combo

La Storia di Opel Combo

Il veicolo commerciale della Casa tedesca vanta una tradizione trentennale. Il primo modello a fregiarsi del nome Combo è stata la Kadett

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Era il 1993 e di li a poco sarebbe arrivata la versione Tour. Il primo vero mezzo pensato espressamente per il tempo libero, appartenente a questa categoria di veicoli, prodotto da Opel. Era il 1995 ed Opel aveva reso più famigliare un oggetto destinato essenzialmente per il carico e scarico merci. Come? Erano stati installati grandi finestrini laterali che si aprivano a compasso e sedili posteriori abbattibili. Inoltre la scelta di alcuni materiali per l’abitacolo e in particolar modo per i sedili, avevano modificato sensibilmente l’atmosfera di bordo, rendendo l’insieme meno spartano e più adatto ad un utilizzo promiscuo. I montanti centrali e posteriori erano rivestiti di tessuto o di plastica, mentre i passaruota di moquette.

Nuovo passaggio di consegne e si arriva così alla terza generazione di Combo. È ancora il modello Corsa a prestare le proprie sembianza al veicolo Opel. Varia la scelta delle motorizzazioni, passo ancora più lungo e una serie di dettagli perfetti per la vita in famiglia. Come ad esempio le reti e le tasche in tutte e quattro le portiere e i portabicchieri integrati. Nel 2005 il Combo Tour venne reso disponibile anche in edizione Tramp. Una versione più incline al mondo del fuoristrada, dotata di protezione sottoscocca, ma soprattutto di un accostamento di colori che lo resero decisamente alternativo rispetto ai competitor. Nel 2012 infine, prima di arrivare al nuovo modello, fu la volta del Combo D. Non solo un’ampia scelta di motori lo distingueva, ma pure di passi e numero di posti. Tanto che si poteva arrivare sino a sette passeggeri. Numerosi i vani portaoggetti, mentre la versatilità di carico si palesava con la possibilità di abbattere i sedili posteriori frazionandoli 60:40… mentre oggi la storia continua sotto il segno di un nuovo Combo.

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