Sabbioneta, la città ideale dei Gonzaga

Sabbioneta, la città ideale dei Gonzaga

Riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2008, la cittadina mantovana conserva tutta la magia del suo tempo

 

di Redazione

19.08.2020 ( Aggiornata il 19.08.2020 10:01 )

Piccolo gioiello della bassa provincia mantovana, Sabbioneta è conosciuta per essere un esperimento architettonico di “città ideale”, costruita da Vespasiano Gonzaga Colonna tra il 1556 e il 1591, seguendo i canoni rinascimentali, simboleggiati dalle proporzioni e dall’armonia dell’uomo vitruviano leonardesco.

Da piccolo borgo fortificato Sabbioneta divenne quindi l’epitome della città perfetta, con le sue mura a pianta esagonale irregolare, a formare una stella, ancor oggi visibile, con sei bastioni sulle rispettive punte, e la sua distribuzione a scacchiera. Due le porte di accesso alla cittadella, Porta Vittoria a ovest e Porta Imperiale a est, che introducono a una struttura urbanistica dalle linee rigorose, un impianto simile ai castra romani con 36 isolati quadrangolari suddivisi in vie ortogonali.

Dimostrazione dell’ordine e del rigore della pianta cittadina è la prospettiva che si gode dal centro della piazza Ducale, che conduce alla facciata di Palazzo Ducale e al profilo della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. Inoltre, girando lo sguardo a 360 gradi, sempre dal centro della piazza principale ci si accorgerà della cadenza regolare con cui si aprono le vie principali porticate.

Il Palazzo Ducale, che si apre sulla piazza con un loggiato a cinque archi costruito tra il 1568 e il 1577, era la sede rappresentativa e la residenza privata del Duca Vespasiano Gonzaga. All’interno sono conservati resti degli affreschi di Bernardino Campi, Pietro Pesenti e Fornaretto Mantovano, oltre che splendidi soffitti in legno intagliato in parte ancora coperti dalla doratura originale. Al primo piano si è accolti dall’imponente sala delle Aquile, con quattro statue equestri a grandezza naturale, e dalla Galleria degli Antenati, con bassorilievi che rappresentano i Gonzaga.

Da non perdere è il cosiddetto Teatro all'Antica di Sabbioneta, o Teatro Olimpico, il primo teatro costruito in Italia, considerato il capolavoro dell’allievo di Palladio, Vincenzo Scamozzi, che lo realizzò tra il 1588 e il 1590. La pianta è rettangolare, ma la gradinata in legno segue una loggia a semicerchio sormontata da statue. Il restauro del Teatro, in anni recenti utilizzato come caserma prima e come cinema poi, ha visto il recupero di porzioni dei bellissimi affreschi originali.

Il lato sud di piazza Castello è occupato da Palazzo Giardino, residenza privata del principe Gonzaga costruito tra il 1577 e il 1588 su due piani. Gli ambienti interni sono molto ben conservati e vi si ritrovano ricche decorazioni e i pavimenti in marmo. La Galleria degli Antichi lunga 97 metri, che corrisponde al porticato che dà sulla piazza, conserva affreschi di Giovanni e Alessandro Alberti mentre la ricca collezione di busti e statue classiche venne trasferita a Mantova presso Maria Teresa Gonzaga.

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