Il Parco del Matese, Campania d’alta quota

Il Parco del Matese, Campania d’alta quota

Ai confini col Molise, un’area naturalistica ricca di tradizioni, sorgenti, laghi e curiosità, considerata uno dei luoghi di maggiore interesse dell’Appennino centro-meridionale

di Redazione

31.08.2020 ( Aggiornata il 31.08.2020 10:28 )

Quello del Matese era un territorio ambito e fortemente conteso già nell’antichità, quando Romani e Sanniti vi si scontravano di frequente per il controllo del territorio. Terra di grande bellezza e scenari suggestivi diventa Parco nel 2002 con lo scopo di salvaguardare i suoi massicci montuosi calcarei e dolomitici, considerati uno dei luoghi di maggiore interesse dell’Appennino centro-meridionale.

Quest’area si estende tra le province di Caserta e Benevento. Territori un tempo appartenuti ai briganti, dove oggi i visitatori possono praticare varie attività, come l’arrampicata su roccia o su ghiaccio (in inverno), passeggiate a cavallo, o in bicicletta, interessanti escursioni guidate e tanto altro. Il Matese, inoltre, è attraversato da una fitta rete di sentieri per gli amanti del trekking, ben evidenziati grazie alla collaborazione con il CAI, che ha valorizzato gli antichi tracciati, consentendo di percorrere i tradizionali tratturi della transumanza.

Il Parco Regionale del Matese prende il nome dall'omonimo lago, considerato il più alto d'Italia tra quelli di origine carsica. La zona, in generale, è molto ricca di acqua, presente sotto forma di fiumi e sorgenti, come quelle di Torano e Maretto, che vengono impiegate per dissetare gran parte della regione; oppure quella di Grassano, che ospita nelle vicinanze il noto centro termale di Telese. Le acque del Parco, partendo dalle cime e arrivando a valle, modellano le montagne, creando canyon e gole, come quelle di Caccaviola, dove si può praticare anche il canyoning. Percorrendo l’area si può accedere alla grotta di Letino o alle sorgenti di media montagna, come quella di Rifreddo. L’intero Parco, inoltre, è popolato da una fauna di elevato interesse. Qui, infatti, si può incontrare l’airone cenerino in prossimità del lago, e guardando in cielo, si possono scorgere diverse specie di falco, ma anche marzaiole, picchi rossi, e aquile; mentre, nelle vicinanze delle grotte, nidificano il barbagianni e il gufo reale. Nei boschi, infine, si muovono lupi, volpi e cinghiali.

 

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