Rotte barocche tra Noto e Modica

Rotte barocche tra Noto e Modica

Nell’estremo sud della Sicilia, un itinerario alla scoperta delle bellezze architettoniche delle due città 

di Redazione

02.09.2020 ( Aggiornata il 02.09.2020 10:12 )

C’è qualcosa di magico nei ricami di pietra - dal giallo ocra intenso, alle sfumature più tenui del tufo - che disegnano i contorni delle città simbolo del barocco siciliano; quasi come fossero la rappresentazione assoluta della luce dorata che avvolge l’isola, rendendone sfolgorante la bellezza. Siamo in Val di Noto, alla scoperta di due centri, vicini tra loro, lungo cui vivere un appassionante viaggio nell’arte, tra architetture sfarzose e decorazioni complesse.

Si parte dal primo, Noto, la cui leggendaria bellezza è fatalmente figlia di una disgrazia: il tremendo terremoto del 1693, che rase al suolo gran parte della città costringendola a una vera e propria rinascita (storia che condivide con l’altra protagonista di questo itinerario). Il primo consiglio è quello di prendersi un po’ di tempo per passeggiare senza meta nel centro storico, lasciandosi avvolgere dall’atmosfera unica che vi si respira. Cuore della città è corso Vittorio Emanuele, a cui si consiglia di accedere attraverso la sontuosa Porta Reale, costruita in occasione della visita di Ferdinando II di Borbone.

Raggiunta piazza del Municipio, in cima alla scalinata troneggia la cattedrale di San Nicolò, tra i simboli più celebri della città. Di una imponente maestosità, nel corso dei secoli ha subito diversi interventi: nel 1848, si è verificato il primo crollo di una cupola; poi, nel 1996, un secondo, che ha costretto a lunghi lavori di restauro, fino alla riapertura al culto nel 2007. Altro edificio religioso di superba bellezza è la Chiesa di Santa Chiara (in particolare per quanto riguarda le decorazioni interne), con l’annesso Convento delle Benedettine. Per quanto riguarda quest’ultimo, obbligatorio un affaccio dal terrazzo panoramico, per una veduta strepitosa sulla città (e in particolare, sulla cattedrale dall’alto).

Si prosegue alla volta di Palazzo Nicolaci Villadorata, considerato uno dei maggiori esempi di architettura barocca al mondo, che lascia col naso all’insù, davanti alle grottesche decorazioni dei suoi balconi. Questi gli edifici “simbolo” tra i più interessanti.

Tappa successiva è la città di Modica. Molto diversa da Noto, l’articolato centro storico le rende un fascino proprio, davvero accattivante. Da Modica Bassa, attraverso viuzze e scalini, si sale a caccia di bellezze barocche verso Modica Alta, fino a raggiungere il magnifico Duomo di San Giorgio. Ci si arriva percorrendo una scalinata monumentale di 260 gradini circondata da pittoreschi giardinetti; ma la fatica viene ampiamente ripagata dalla magnificenza custodita al suo interno. Una curiosità per gli amanti delle avventure televisive del Commissario Montalbano: tutte le volte che Livia arriva a Vigata con la corriera, a far da sfondo alle riprese c’è proprio il Duomo di San Giorgio. A competergli in bellezza, c’è il Duomo di San Pietro, preesistente al terremoto e ricostruito in forme tardo barocche tendenti al rococò. Anche in questo caso, l’edificio religioso è annunciato da un’imponente scalinata, sorvegliata dalle statue dei dodici apostoli. Il colpo d’occhio è davvero affascinante. Meritano, infine, una visita, anche la Chiesa di Santa Maria del Gesù e la Chiesa di San Giovanni Evangelista, mentre tra i palazzi, spiccano Palazzo Polara e Palazzo Bel- vedere (con una veduta incredibile sulla città).

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