Se è vero che la perfezione non esiste, ne prendiamo atto e iniziamo a spremerci le meningi: cosa manca alla “erre-otto” per essere definita perfetta? Un po’ più di spazio per le valigie, forse. Eppoi è bassa, quindi fatichi un po’ a salire e scendere. Ora, il problema è che questi non sono definibili propriamente difetti, quando si parla di una supercar a due posti secchi e motore centrale. E altre cose, in tutta sincerità, non ce ne vengono proprio in mente. Audi, con questa Gallardo vestita a festa, ha davvero superato sè stessa. Perché è riuscita a fondere alla perfezione il meglio della produzione tedesca con l’aspetto emozionale tutto italiano di Lamborghini. Dando vita a una sportiva estremamente curata dal punto di vista qualitativo, insolitamente confortevole considerato il genere, attraente come una calamita quando la guardi. E per chiudere in bellezza, maledettamente goduriosa da guidare. Ecco perché, dunque, fatichiamo a trovare un lato debole all’Audi R8. Che, considerate queste doti, può essere definita senza troppe remore una delle migliori sportive mai costruite. Proprio per la completezza di elementi che riesce a mettere sul piatto in un sol colpo.