Come prima, più di prima. Con la 308 SW Peugeot si avvicina al completamento di gamma della sua riuscita vettura intermedia, alla quale manca solo la Coupé Cabriolet che sarà presto in commercio. La nuova familiare francese sostituisce con pieno merito la pur apprezzata 307 Wagon e sviluppa ulteriormente un concetto di station wagon che strizza l’occhio all’universo delle monovolume, grazie alla spiccata versatilità di bordo già notevole sul modello precedente. Dunque un’evoluzione senza rivoluzioni, dove ogni aspetto risulta più funzionale, meglio ponderato, sostanzialmente meglio sfruttabile nell’ottica della vettura universale, per famiglie al completo. Con un evidente incremento dei contenuti, a tutto vantaggio dell’appetibilità di un modello che offre, accanto alla consueta ricercatezza, un livello di concretezza quanto mai apprezzabile, tanto più in tempi di relativa incertezza come quelli che viviamo. Lo sforzo della Casa francese di realizzare una familiare intermedia tra le più riuscite e intelligenti del segmento appare evidente sotto numerosi punti di vista. Spiccano senz’altro le voci relative ad accoglienza e spazio interno: merito principalmente dell’allungamento del passo (intervento non di poco conto) con i relativi vantaggi dal punto di vista della vivibilità dell’abitacolo. A questo si deve aggiungere la presenza, al posto del divano posteriore – quantomeno sugli allestimenti più completi, tra i quali il Ciel Tecno della vettura di prova – di tre poltroncine individuali dotate di tutti i movimenti possibili. Vale a dire che ciascuna di esse è scorrevole longitudinalmente, regolabile nell’inclinazione dello schienale, ribaltabile così da formare un tavolino o un piano d’appoggio. E non solo. Infatti queste poltroncine si possono smontare e, all’occorrenza, rimontare nello spazio del vano di carico per ottenere una terza fila, in questo caso a due posti. Insomma, siamo in presenza di una station che ha doti da MPV per come può essere allestita in funzione delle necessità. A completare il tutto, in ogni caso, ci sono anche quattro tavolinetti sugli schienali anteriori, delle specifiche bocchette di aerazione posteriori, il portellone con lunotto ad apertura indipendente e, infine, un vano di carico non solo dalla cubatura pressoché record per la categoria, ma volendo equipaggiabile con due sedute supplementari (costo 520 euro) per portare l’abitabilità a sette posti.<br /><br />

Pi&ugrave; di cos&igrave;, &egrave; difficile immaginare. Anche perch&eacute; la parte anteriore dell&rsquo;abitacolo ricalca fedelmente l&rsquo;eccellente ambiente di bordo gi&agrave; apprezzato sulla 308 berlina, dove la cura costruttiva si sposa con efficacia a uno stile d&rsquo;interni elegante, ricercato e molto accogliente. La vettura appare studiata con cura anche esternamente. Lo stile molto lineare della 307 SW lascia il posto alle curve sinuose e personali che riprendono quelle delle altre 308. L&rsquo;andamento della coda si ispira alla 407 SW, dalla quale la nuova nata eredita il disegno del lunotto avvolgente e la conformazione dei montanti. L&rsquo;insieme non manca certo di personalit&agrave;, ovvero pu&ograve; piacere molto oppure lasciare un po&rsquo; perplessi, ma di certo non indifferenti. Ottimo senza alcuna remora il tetto in cristallo (di serie su questo allestimento), capace di garantire una luminosit&agrave; eccezionale senza limitare in alcun modo il confort (nessun fruscio e spessa tendina di occultamento a movimento elettrico). <h3>Grazie alle tre poltroncine la zona posteriore &egrave; arredabile a piacere. E, volendo, si possono aggiungere due posti</h3>In ogni caso, chi mette tutti d&rsquo;accordo sono i risultati della galleria del vento, grazie a un Cx contenuto in 0,31, con favorevoli riscontri in tema di consumi, come comprovato dai rilevamenti effettuati sul motore della vettura in prova, il 1.6 HDi da 110 cv. Un propulsore, quest&rsquo;ultimo, di fascia intermedia che, in definitiva, vanta solo pregi: bassi costi di esercizio ma anche prestazioni pi&ugrave; che discrete, grazie ad elasticit&agrave; e fluidit&agrave; di funzionamento a tutti i regimi. Certamente, scatto e riprese non risultano brillantissimi, data anche la massa dell&rsquo;auto, ma nell&rsquo;impiego comune i 110 cv e i 26,5 kgm di coppia ( grazie all&rsquo;overboost) gi&agrave; a 1750 giri risultano pi&ugrave; che sufficienti per accontentare anche gli amanti della guida dinamica. La 308 SW, infatti, conferma di possedere la precisione e la solidit&agrave; di appoggio tipiche del modello, combinate a un grande equilibrio globale con movimenti del corpo vettura sempre composti. Comodissima, piacevole da condurre, facile da sfruttare, la 308 appare una station riuscita. Sul piano economico, si pone in una fascia di prezzo medio-alta. Con i suoi 22.450 euro di listino, la Tecno Ciel (allestimento ricco ma non top di gamma) della nostra prova arriva a costare circa il 5% in pi&ugrave; della concorrenza (Opel Astra 1.7 SW, Ford Focus Wagon 1.6) a parit&agrave; di dotazione, ma &egrave; pur vero che per contenuti e versatilit&agrave; ha ben poco da invidiare alle altre.<br /><br /><br /><img src="https://cdn.auto.it/images/2008/11/26/c_3_media_598045_immagine.jpg" alt="" title="" />

  <h3>Plancia di qualit&agrave; ben illuminata dal... cielo</h3>La plancia della SW &egrave; analoga a quella delle altre 308: stile sobrio ma elegante e arioso. Notevole anche la qualit&agrave; costruttiva, con numerose bocchette di aerazione e comandi ben congegnati oltre che sistemati con razionalit&agrave; sulla compatta consolle centrale. Il tetto fisso in cristallo &ldquo;Ciel&rdquo; &egrave; stato ulteriormente allargato rispetto alla 307: ora &egrave; lungo 1,59 metri e largo 88 cm per una superficie totale di ben 1,68 metri quadri.<h3>Spazio ampio e su misura</h3>La sistemazione a bordo &egrave; tra le pi&ugrave; pratiche e ampie del segmento. Merito di una progettazione che ha tenuto conto dell&rsquo;ergonomia al momento di sfruttare l&rsquo;elevato spazio messo a disposizione dall&rsquo;incremento di ben 10 cm del passo rispetto alle versioni 3 e 5 porte. L&rsquo;eccellente posizione di guida risulta ampiamente personalizzabile grazie a registri ampi e ben posizionati. Il piantone dello sterzo si pu&ograve; regolare in profondit&agrave; e altezza.<h3>Accoglienza senza limiti</h3>Comode e versatili, le tre poltroncine posteriori sono larghe 41 cm. Ciascuna scorre autonomamente ed &egrave; ripiegabile su se stessa oltre che amovibile e regolabile nell&rsquo;inclinazione.<br /><br /><br /><br /><img src="https://cdn.auto.it/images/2008/11/26/c_3_media_598066_immagine.jpg" alt="" title="" />

Al volante della 308 SW non si notano particolari differenze rispetto alle altre versioni della compatta Peugeot. Prevalgono le stesse sensazioni, che infondono subito confidenza e senso di controllo, combinate per&ograve; a un piacevole feeling dinamico che rende particolarmente piacevole la guida. Le qualit&agrave; telaistiche della vettura francese, del resto, appaiono tangibili anche su questa versione, sulla quale il peso lievemente superiore viene compensato, sul piano dei movimenti del corpo vettura, dalla scelta di un passo maggiorato (10 cm), che ripristina l&rsquo;equilibrio in maniera ottimale. Ne deriva un comportamento neutro e intuitivo, accompagnato da movimenti sempre molto controllati tanto in ingresso di curva che in frenata. Lavorano cos&igrave; al meglio le stesse coperture su ruote in lega da 16 pollici, di serie sulla Ciel Tecno, per un insieme che su ritmi sportiveggianti mostra una presa al terreno salda, una valida rapidit&agrave; nei cambi di direzione e un sottosterzo che resta modesto, accompagnando la facilit&agrave; di guida senza ritardare troppo l'azione. In rilascio il retrotreno resta altrettanto solido, senza reazioni. Bene anche la frenata, salda quanto l'assetto. <h3>La station Peugeot ha un ottimo equilibrio globale: silenziosa e confortevole, infonde sicurezza.</h3>Per quanto concerne il motore, il turbodiesel di 1.6 litri in versione da 110 cv si rivela il giusto compromesso tra performance ed economia. Chiaramente, cavalli e coppia in pi&ugrave; consentirebbero maggior mordente in accelerazione, che invece rimane su livelli solo discreti. Le marce sono ben scalate e permettono sempre di trovarsi al regime ideale, mentre gli innesti sono pi&ugrave; corti che sul vechio cinque marce e accompagnati da maggior fluidit&agrave; e rapidit&agrave; d'azione, a vantaggio di cambiate nel complesso pi&ugrave; efficaci e piacevoli. Gli animi pi&ugrave; dinamici potranno trovare appena discreto il common rail da 110 cv, ma oggettivamente le prestazioni sono convincenti. In compenso,la resa chilometrica &egrave; invidiabile e lascia presto dimenticare cilindrate maggiori che magari all&rsquo;inizio qualcuno potrebbe rimpiangere di non aver scelto: complici le coperture a basso attrito e un&rsquo;aerodinamica particolarmente efficiente, la 308 SW 1.6 HDi sfodera percorrenze elevate a tutte le andature, consentendo al pieno di sessanta litri di gasolio di durare davvero parecchio. Come testimoniano i 14,6 km/ litro registrati ad andatura da Codice in autostrada e i quasi 14 km/ litro in citt&agrave;; ed &egrave; di assoluto rilievo anche il risultato al limite ( su pista), che non scende sotto gli 8,4 km/ litro. Accompagnata da simili riscontri, la vocazione al viaggio e alla famiglia della nuova familiare tran- salpina trova solide radici nel confort di marcia. L&rsquo;insonorizzazione &egrave; ben curata, a tutte le andature, con il motore perfettamente isolato e i fruscii aerodinamici sempre molto contenuti. Il tetto fisso in cristallo &egrave; dotato di una spessa tendina ad azionamento elettrico, molto funzionale quando l&rsquo;irraggiamento solare &egrave; particolarmente forte; dal canto loro le sospensioni assicurano un assorbimento progressivo e raffinato di piccole e grandi asperit&agrave; senza tarpare le ali alla vocazione dinamica della wagon firmata Peugeot.<br /><img src="https://cdn.auto.it/images/2008/11/26/c_3_media_598054_immagine.jpg" alt="" title="" />

Poggia le proprie basi tecniche sulla berlina, anche se presenta alcune modifiche sostanziali rispetto alla piattaforma &ldquo;2&rdquo; del gruppo PSA. Il passo &egrave; stato infatti allungato di ben 10 cm per incrementare al massimo versatilit&agrave; e spazio dell&rsquo;abitacolo. Ma risulta aumentato anche lo sbalzo posteriore ( 12,4 cm), per una lunghezza complessiva di 4,50 metri contro i 4,28 delle versioni a tre e cinque porte. Molto curata l&rsquo;aerodinamica, con un Cx contenuto in appena 0,31. Grande poi l&rsquo;attenzione riservata alla sicurezza passiva, con un corredo di airbag integrato, sulle versioni meglio allestite, dal cuscino di sicurezza per le ginocchia del conducente. L&rsquo;ESP &egrave; di serie. Le sospensioni sono quelle comuni a tutta la piattaforma: davanti, lo schema &egrave; il classico McPherson con bracci oscillanti inferiori, dietro lavora un assale semitorcente che include la barra antirollio. Il servosterzo &egrave; elettrico ad assistenza variabile. <h3>Deriva in tutto e per tutto dalla 308 berlina, ma il notevole incremento dell&rsquo;interasse (10 cm) assicura versatilit&agrave;.</h3>Tra i numerosi motori disponibili, il 1.6 HDi &egrave; destinato a un ruolo di protagonista, per l&rsquo;eccellente rapporto tra costi d&rsquo;esercizio e prestazioni. Costruito dal Gruppo PSA insieme a Ford, garantisce una risposta fluida, regolare e pronta su tutto l&rsquo;arco di erogazione, col conforto di una coppia massima di buon livello (26,5 kgm a 1750 giri sotto &ldquo;overboost&rdquo;). &Egrave; abbinato al nuovo cambio a 6 rapporti, tutti con sincronizzatori Borg Warner, e contraddistinto da ingombri compatti, analoghi a quelli di un&rsquo;unit&agrave; a 5 marce.<br /><img src="https://cdn.auto.it/images/2008/11/26/c_3_media_598065_immagine.jpg" alt="" title="" />

Peugeot 308 SW 1.6 HDi 110 cv

Interni

Plancia di qualità ben illuminata dal... cielo

Spazio ampio e su misura

Accoglienza senza limiti

Commenti