BMW Z4 sDrive 35i

BMW Z4 sDrive 35i

di Redazione

29.07.2009 ( Aggiornata il 29.07.2009 12:26 )

Presentazione

 

E' una Z4 più matura, quella che succede al modello datato 2003. Più matura e con la volontà, per certi versi, di tagliare i ponti col passato. È sempre una roadster, al pari di Z3 e vecchia Z4, e sono il design e le proporzioni a dirlo: cofano lunghissimo, due passeggeri accovacciati quasi sul retrotreno, coda raccolta.
Eppure la nuova Z4 lancia anche alcuni segnali che annunciano un deciso cambiamento di rotta. Costruita a Ratisbona, in Germania, e non più a Spartanburg, negli USA, la roadster BMW è cresciuta nelle dimensioni e offre un abitacolo più accogliente e arioso in ogni direzione. Aumenta anche la visibilità grazie a superfici vetrate più ampie, dovute soprattutto all’abbandono della tela in favore del tetto rigido. La stessa “capote” in metallo è un segno della volontà di regalare molto di più in termini di confort e fruibilità. A bordo aumenta pure la sensazione di opulenza, data dall’impiego di materiali di pregio, da finiture in crescita rispetto a prima e di soluzioni hi- tech all’avanguardia.
L’impressione generale che si riceve vivendola, insomma, è che la nuova Z4 abbia alzato il tiro e che si sia spostata dal classico concetto di roadster verso quello della granturismo: una vettura che coniuga sportività e prestazioni al confort e alla versatilità. La rendono tale, nella fattispecie, un’abbinata fra motore e cambio davvero vincente: il massimo che oggi offre la Z4 si chiama sDrive 35i e prevede l’eccellente 6 cilindri 3.0 con doppia sovralimentazione e iniezione diretta che può essere abbinato, a richiesta, con un nuovo doppia frizione a sette marce. Il primo regala 40,8 kgm di coppia fra 1300 e 5000 giri, dunque non occorre aggiungere altro; il cambio, se usato in modalità automatica, pare un classico convertitore di coppia tanto sono smussate e fluide le cambiate. Si viaggia in gran souplesse, dunque, ma all’occorrenza motore e trasmissione sfoderano gli artigli necessari per soddisfare i più esigenti e per staccare prestazioni al vertice della classe: oltre 250 orari limitati che le vanno stretti, 5”14 sullo 0-100, quasi 220 km/h in uscita dal km da ferma.
Anche l’assetto è altrettanto versatile. In condizioni normali copia in maniera egregia l’andamento della strada, senza mai infastidire gli occupanti anche sullo sconnesso serio. Ma una volta impostata la posizione Sport del Dynamic Driving Control, se avete optato per l’assetto sportivo adattivo (1.250 euro) la risposta sarà giocoforza più secca e i movimenti della scocca più contenuti. Tra l’altro, impostando questa modalità attraverso i tasti sul tunnel centrale (il Driving Dynamic Control è di serie), anche sterzo, acceleratore e cambio diverranno più sportivi per adattarsi a uno stile di guida più dinamico.
Proprio a proposito di dinamismo, però, la Z4 dà ulteriore dimostrazione di pendere più dalla parte della granturismo piuttosto che della roadster dura e pura. A causa del peso, che a parità di motorizzazione sale enormemente rispetto a prima (fra i 180 e i 200 kg), e di un assetto che privilegia la stabilità alla reattività, la nuova BMW mette in mostra un comportamento più smussato negli angoli rispetto a prima, pur sempre piacevole e sportiveggiante, ma di certo tutt’altro che estremo, come avrete modo di approfondire nelle pagine seguenti.

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