Seat Exeo ST 2.0 TDI DPF

Prova: Seat Exeo ST

di Redazione

19.11.2009 ( Aggiornata il 19.11.2009 10:39 )

Presentazione

Qualcosa che non funziona dev’esserci: sono anni che ci fanno un testa così sulla raccolta differenziata, la necessità di evitare gli sprechi, le sinergie industriali. Poi arriva la Seat che rimarca la vecchia Audi A4 (2001-2007) facendola diventare Exeo. E la stampa specializzata di tutta Europa — noi non esclusi — storce il naso. C’è una sola cosa, in tutto questo, che non torna: il fatto che da anni Seat si presenti al mondo (in un modo per la verità un po’ forzato) come marchio sportivo.
E che un’operazione di “rebadging” come questa non sia affatto coerente con tale pretesa. Tolta questa contraddizione che — inutile negarlo — c’è, la resurrezione in vesti Seat della precedente A4 è una delle operazioni più intelligenti e convenienti, viste nell’ottica del cliente, degli ultimi anni. Anche a prescindere dai tempi di vacche magre che stiamo vivendo. Perché in fondo, a chi compera macchine il più delle volte dell’immagine di marca e delle strategie di marketing non gliene può importare di meno.

Accelerazione Da 0 a 100 Km/h-s
3.7

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Design
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