05.05.2010 ( Aggiornata il 05.05.2010 12:44 )
L’unica differenza della Quadrifoglio Verde rispetto alle altre MiTo è il volante, le cui razze sono nere anziché effetto alluminio come la console.
Notare la pedaliera sportiva con loghi Alfa, accessorio a richiesta. In basso, la strumentazione a fondo bianco, dalla grafica grintosa.
La forma del vano bagagli è piuttosto regolare, anche quando vengono reclinati gli schienali poiché lo scalino che si viene a creare è piuttosto contenuto. È invece notevole il gradino fra soglia e piano di carico, con un dislivello di una trentina di centimetri. Per quanto riguarda la volumetria, 270 litri sono un valore adeguato e nella media della classe.
Qui rivestiti in pelle Frau (980 euro), i sedili sono piuttosto confortevoli però pagano uno scarso contenimentro laterale. Quello di guida è regolabile in altezza, e assieme alla registrazione sui due assi del volante è facile trovare una buona posizione di guida. Sotto, il divano posteriore, che può accogliere tre persone ma con grossi sacrifici per il centrale. L’accessibilità non è molto agevole e una volta a bordo lo spazio per le gambe è sufficiente ma non abbondante; limiti anche in altezza, dovuti al padiglione spiovente.
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Alfa Romeo MiTo Quadrifoglio Verde
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