Audi RS5 va all'assalto all'arma bianca

Audi RS5 va all'assalto all'arma bianca

di Redazione

13.10.2010 ( Aggiornata il 13.10.2010 18:29 )

Presentazione

La RS5 è la perfetta rivale della M3, fatta a sua immagine e somiglianza: motore V8 aspirato ad elevati regimi di rotazione, aspetto esteriore incattivito con sobrietà e soprattutto una trazione nuova di zecca che, pur non essendo la posteriore da puristi della BMW, è una 4x4 evoluta in chiave dinamica.
L’Audi, nella fattispecie, è stata rinvigorita secondo una ricetta impiegata per la prima volta con la RS6 Avant: oltre alle necessarie prese d’aria anteriori ampliate e a nido d’ape, al diffusore posteriore con due grossi terminali di scarico ovali, gli elementi più di spicco sono i passaruota prominenti e allargati, che oltre a donare muscolosità alla vettura rendono omaggio alla capostipite delle Audi 4x4, la Quattro del 1980. Completano il quadro esteriore uno spoiler retrattile incassato nel cofano baule (fuoriesce a 120 km/h e rientra sotto gli 80) e adeguati cerchi per riempire i passaruota, da 19 pollici di serie ma ancor meglio con i 20” in opzione come nel caso di questo esemplare.
Ma è quel che si cela sotto il vestito che ci interessa maggiormente. Innanzitutto l’evoluzione del V8 4.2 FSI aspirato di casa Audi: rispetto all’unità che spinge la supersportiva R8 guadagna 30 cavalli, da 420 a 450 cv. In questo modo supera, anche in termini di potenza specifica, il V8 4.0 della M3: 108,1 cv/ litro contro i 105 della BMW. Anche se alla fine, questa superiorità numerica di Audi, viene in parte compensata da un peso superiore della vettura, che si attesta sui 18 quintali in ordine di marcia contro i 16,5 della rivale.
Similari, sia tecnicamente che in termini di sensazioni, anche i cambi a doppia frizione, unica scelta di serie su RS5 e a richiesta (3.900 euro) su M3. Il loro funzionamento riflette in un certo modo il carattere del propulsore cui sono abbinati: cattivo nella guida sportiva ma un po’ scorbutico alle andature tranquille, il DKG della M3; più rotondo e fluido in automatico ma un po’ meno graffiante quando ci si dà dentro, l’S tronic della RS5.
L’ultimo omparto tecnico da confrontare è però il più importante: parliamo della trazione, ossia la posteriore integrale evoluta di Ingolstadt. Ebbene, grazie al nuovo sistema a corona dentata, alla soluzione del torque vectoring (per limitare il sottosterzo e favorire l’ingresso curva) e ad alcuni optional tecnici presenti sulla vettura in prova (differenziale sportivo posteriore e sterzo dinamico), la RS5 è senza ombra di dubbio la miglior Audi S o RS mai costruita: il sottosterzo in ingresso e uscita di curva c’è ma in misura notevolmente inferiore, le velocità di percorrenza sono elevatissime e corroborate da grande stabilità, in uscita di curva puoi sentire la coda che spinge portandoti fuori dalla curva.
Il risultato di tutto questo? Che l’Audi, sulla nostra pista di Balocco, ha rifilato un secondo alla BMW

1 di 5

Design
  • Link copiato

Audi RS5 va all'assalto all'arma bianca

Torna su

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese