Maserati GranCabrio. Che concerto!

Presentazione

Il tetto rigido ripiegabile? No grazie, ci teniamo la tela... E per fortuna che così è stato, per la Maserati GranCabrio. Perché in un periodo in cui le coupé-cabriolet impazzano, la cara e vecchia capote morbida ha ancora parecchie cose da dire: a differenza del metallo te la puoi personalizzare, nella fattispecie in sei colori differenti per farsela in tinta o a contrasto con la carrozzeria. Rispetto al metallo la tela è più leggera, e nel caso di una cabrio che di chili ne prende su sempre e per forza causa rinforzi, è soltanto un vantaggio. Non per ultimo, la tela non pone vincoli tecnico-stilistici ai designer; mediamente infatti, otto vetture coupè-cabriolet su dieci hanno un posteriore che non si può guardare, per via del fatto che la coda dev’essere sufficientemente voluminosa per ospitare un ingombrante tetto e tutte le sue varie movimentazioni.
Il risultato è che la Maserati GranCabrio, stilisticamente, non perde nemmeno un briciolo del fascino che già la GranTurismo vanta; anzi, semmai ne aggiunge di fascino, con una silhouette che da sola vale almeno la metà dei soldi che costa questa vettura. Svantaggi della tela? Certo che ce ne sono. A partire da quelli terrorizzati dal “E se me la tagliano col coltello?”per finire con una silenziosità che giocoforza non può essere quella di una vettura a tetto chiuso. Ma nel caso della GranCabrio, che un po’ di rumore finisca in abitacolo non è che sia poi un aspetto così negativo. Penetrano meglio, tanto per fare un esempio, le idilliache note musicali che fuoriescono dai quattro scarichi posteriori: il V8 di orgine Ferrari, per chi non l’avesse mai sentito esibirsi dal vivo, vanta uno dei sound più raffinati, eleganti e graffianti che esistano, specie quando passa i tremila giri e le valvole by pass allo scarico danno il via libera all’acuto.
Ed ecco un altro quarto del prezzo totale ben speso. Mentre l’ultima fetta di quei 135mila euro verrà spesa per una cabriolet che, globalmente, assolve molto bene il suo compito. Ossia quello di accogliere comodamente, ma davvero comodamente, quattro adulti. I due posti posteriori non sono fittizi, bensì sono realmente in grado far passare bei momenti senza problemi di spazio per le gambe; tutto questo a scapito di un baule davvero striminzito, che non solo è del tutto insufficiente per quattro persone, ma crea qualche difficoltà anche a due passeggeri soltanto. Un consiglio? Affidatevi ai set di valigie della Casa sagomati apposta per la nicchia posteriore.