VW Touareg, più bella e appagante

Volkswagen Touareg 3.0 TDI

di Redazione

13.10.2010 ( Aggiornata il 13.10.2010 16:29 )

Presentazione

Negli Stati Uniti li chiamano “extreme makeover”: una donna, solitamente un po’ in là con gli anni, entra in clinica e dopo una settimana di liposuzione, mastoplastica additiva, lifting, blefaroplastica e sbiancamento denti ne esce in una forma smagliante. È sempre lei. Ma dopo il trattamento pare una diva hollywoodiana.
Trasponendo ciò in campo automobilistico, è esattamente quel che è accaduto alla Touareg: se la vedi per strada è sempre lei, con quei tratti inconfondibili che riportano alla mente la prima fortunata generazione, specie nel posteriore. Ma se la guardi bene è infinitamente più in forma di prima, grazie a un riuscitissimo nuovo stile che l’ha resa più snella, filante e slanciata pur essendo più lunga, più alta e più larga rispetto alla precedente. Un design meno “carico” di prima, più elegante ma incisivo al tempo stesso, che ha il potere di minimizzare le dimensioni full size della Touareg.
E che dunque calza a pennello a tutti coloro che vogliono mantenere una certa discrezione d’immagine senza rinunciare però al massimo dei contenuti tecnologici e di confort. Il bello della Touareg, infatti, è che sulla calandra campeggia un marchio generalista e popolare, Volkswagen. Ma all’atto pratico, la nuova generazione del Suv di Wolfsburg può competere ad armi pari, e in certi casi addirittura prevalere, con gli sport utility griffati dai cosiddetti marchi premium, da BMW a Mercedes passando per la stessa cugina Audi e persino per la gemella Porsche.
Nel caso di questa VW, infatti, il confine fra “generalista” e “premium” è davvero molto labile. È soltanto una questione di accessori che magari la Touareg ha solamente a richiesta mentre su una Cayenne sono di serie, di materiali più o meno pregiati che rifiniscono la plancia o i pannelli portiera. Ma la sostanza, quella che conta, pone la Touareg esattamente sullo stesso piano dei Suv che recano sulla calandra marchi, per così dire, più esclusivi.
A tali conclusioni ci si giunge dopo pochi chilometri percorsi. Il confort, innanzitutto, è uno degli aspetti più convincenti della nuova Touareg. Da precisare che nel caso di questo esemplare danno man forte le opzionali sospensioni pneumatiche, con tre livelli d’assorbimento. Ma al di là di queste, concorrono al benessere di bordo un’insonorizzazione a regola d’arte (67,3 decibel a 130 km in presenza di ruote da 20”), una posizione di guida ineccepibile e una funzionalità dei comandi al solito egregia, oggi più che mai supportata da soluzioni hi-tech che rendono la vità più semplice: una su tutte, il display multifunzione all’interno del quadro strumenti, che è uno dei più grandi mai visti prima: ben 7 pollici a colori, facilmente gestibile coi tasti al volante. Non si può fare a meno di apprezzare, sempre restando a bordo, la crescita di spazio e versatilità, date da un passo allungato che regala preziosi centimetri a chi siede dietro (almeno 4 più di prima) e da sedili scorrevoli (di 16 cm) e inclinabili separatemente, per aumentare pure la capienza di un baule che già di suo si presenta più generoso di prima: da 580 a 1642 litri contro i precedenti 555/1570.

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