Skoda Superb Wagon 2.0 TDI 170 cv, spaziosa e dinamica, prova su strada

Skoda Superb Wagon 2.0 TDI 170 cv, spaziosa e dinamica, prova su strada
Ecco una SW tutta sostanza, dall'abitabilità smisurata. Che costa il giusto

di Marco Visani

30.01.2014 ( Aggiornata il 30.01.2014 11:54 )

Presentazione

Avete idea di che cosa siano 55 centimetri? No? Ve lo diciamo noi: un’enormità, quando rappresentano la distanza tra lo schienale del sedile anteriore e il bordo del cuscino posteriore.

Ne deriva, parlando in termini più spiccioli, che se voi siete degli spilungoni che guidano distesi e vostro figlio ha un avvenire in una squadra di basket, potete entrambi spaparanzarvi quanto vi pare e insieme conservare qualche centimetro di agio perché, se anche al vostro sedile date tutto indietro, di centimetri ne restano comunque 23. E non dite: bella forza che c’è spazio, è 4 metri e 83, la Superb Wagon. Ci sono macchine lunghe uguale che a volte non superano un delta di 10/35 centimetri.

Se più dello spazio per i passeggeri vi interessa però quello per i bagagli, l’ammiraglia ceca mette sul piatto 636 litri di baule in configurazione standard, cioè viaggiando in cinque. E da bordo portellone al divano c’è un metro e dodici. Insomma, se vi scivola in avanti una borsa dovrete fare stretching per riprenderla.

Avrete con ciò capito che la Superb è una di quelle macchine che dà quasi più gusto a provarle da fermi — o da passeggeri — che guidandole. E non per far torto alle sue qualità dinamiche che sono, anzi, di tutto rispetto: è solo che, con un’abitabilità a tal punto clamorosa, il fatto che abbia un motore tonico, un ottimo doppia frizione, una tenuta di strada pulita e rassicurante sono cose che passano in secondo piano.

Anche perché sono per molti versi scontate, ben conoscendo i pezzi che il magazzino del Gruppo VW fornisce alle sue fabbriche. Di più c’è il fatto che la Superb, fiore all’occhiello dell’ “altra Volkswagen”, come oramai ci sembra giusto considerare la Skoda, non è più un modello di primo pelo: nata a fine 2008 — ma la station è arrivata oltre un anno e mezzo dopo – è stata rinfrescata la scorsa primavera con uno di quei ritocchini da “scoprite le differenze”, che hanno coinvolto più radicalmente la coda della berlina (che non si è mai distinta per il suo fascino) lasciando poco meno che inalterata la ben più riuscita Wagon: se volete riconoscere a colpo d’occhio l’attuale Superb dalla precedente, osservate la calandra: se la lamiera del cofano si insinua fin dentro la mascherina sostenendo il marchietto è quella nuova, mentre invece dietro il trucchetto per stanarla è vedere se ha la lamiera del portellone incassata verso l’interno, a lato dei gruppi ottici. Se poi volete fare il giochino nell’abitacolo, il segno distintivo è il volante, che ha perso il profilino cromato che aveva prima.

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Design
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