Nissan Note, da grande vuol fare la berlina, prova su strada

Nissan Note, da grande vuol fare la berlina, prova su strada
Ora è davvero matura: punta molto sulle dotazioni elettroniche e su una linea più moderna. Al pari del motore 3 cilindri 1.2 da 80 cv

di Maurizio Voltini

28.04.2014 ( Aggiornata il 28.04.2014 00:04 )

Presentazione

Ricordate la prima Nissan Note ? Intendiamo quella che a metà anni Duemila “duplicava” la Renault Modus e cercava di avvicinarsi (ma in misura meno estrema) a modelli come Doblò o Berlingo.

Bene, potete anche scordarvela: perché la New Note di quest’anno, pur senza rinunciare a un taglio di carrozzeria che fonde assieme i due volumi, né alle doti volumetriche interne e quindi allo spazio, è più una “vera” berlina segmento B, sia nella filosofia che nella tecnica, risultando anche più bassa della generazione precedente ristilizzata nel 2009.

D’altra parte, se ci badate bene, la Nissan non ha altri modelli a listino all’interno del “triangolo” composto dalla citycar Micra su un vertice, e sugli altri due le sportive a partire da 370Z e GT-R nonché le varie Suv dalla Juke e nuova Qashqai in su, senza considerare modelli assolutamente “alternativi” come Leaf ed Evalia.

Dunque in che modo nuovo si presenta, la Note? Intanto con motorizzazioni più moderne e “rimpicciolite”, seguendo l’imperante filosofia del downsizing, a partire dal 1.2 tre cilindri da 80 cavalli proprio come quello montato sulla vettura provata. Poi con uno stile molto più armonico: attorno alla piattaforma leggera V della Nissan, è posta una carrozzeria 5 porte dal profilo monovolume con sbalzi ridotti e con fiancate caratterizzate dalla “squash line”, la profilatura così denominata Resta una specie di monovolume, ma... La carrozzeria della New Note riprende sempre un profilo da monovolume compatta, ma ora è più una vera “segmento B” e presenta una linea più attuale soprattutto nel taglio dei gruppi ottici e nella posizione delle “frecce”. 97 perché ricalcherebbe appunto la traiettoria di una pallina da squash.

Notiamo anche la nuova griglia e soprattutto i gruppi ottici che sia davanti che dietro presentano una forma molto più attuale, omogenea e meno squadrata rispetto a prima. Dando una nuova immagine nonostante certi profili, come quello dei montanti posteriori, ricalchino le linee precedenti. Nel caso della variante Acenta (più ricca della Visia “base”) troviamo anche i cerchi in lega da 15 pollici.

Ma il campo dove la nuova Note vuole dare veramente di più, è quello delle dotazioni, per le quali ci si spinge molto addentro a livello di elettronica asservita all’auto, considerando che parliamo pur sempre di una “normale” milledue. Salendo di allestimento e pescando senza remore nella lista degli accessori, troviamo infatti molti “gadget” ma di indubbia utilità nell’uso pratico. Intanto sulla Acenta sono di serie non solo il climatizzatore automatico, ma anche fendinebbia con integrate le luci diurne e soprattutto gli automatismi per le luci stesse e i tergicristalli, in aggiunta a computer di bordo, cruise control, start&stop e controllo dei pneumatici.

Poi oltre al Nissan Connect di seconda generazione che fornisce il navigatore satellitare (schermo da 5,8 pollici) e una radio più completa, è possibile richiedere alcuni pacchetti di optional che comprendono, fra le altre cose, l’Around View Monitor (le telecamere perimetrali) e il Safety Shield. Quest’ultimo comprende gli avvisi sul punto cieco degli specchietti, sulla deviazione rispetto alla corsia di marcia e sulla presenza di oggetti (o persone) in movimento attorno alla vettura. Funzionalità che si apprezza appieno nel parcheggio di un centro commerciale.

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